Secondo l’associazione curata da Padre Don Fortunato Di Noto, Meter onlus, il 2017 è stato un anno terribile per quanto riguarda pedopornografia e abusi sessuali sui bambini.
Pedofilia: l’associazione Meter in azione
L’associazione, che monitora costantemente queste attività, ha rilevato:
- 3137 segnalazioni, sono 1000 in più rispetto al 2016
- sono milioni di immagini e video che i pedopornografi hanno diffuso e scambiato in tutto il mondo
Purtroppo anche il 2018 non si annuncia migliore. Nelle prime 12 ore i volontari dell’associazione hanno fornito alle forze dell’ordine (Compartimento Sicilia Orientale):
- 27 segnalazioni
- 1006 video
- 725 foto (su Cloud, dropbox e altre piattaforme sociali)
Presto verrà pubblicato il Report 2017 di Meter che vede aumentati i reati di pedopornografia e pedofilia.
A questo proposito Don Fortunato Di Noto ha voluto condividere l’immagine tratta da un video di una bambina di appena 5 anni truccata e ingioiellata dai pedofili.
“La croce. Mi ha colpito. Si confonde con una collana e con il rosso delle labbra, tristezza e piene di paura, che accennano, e sarà così, al pianto di sofferenza, di umiliazione, di schiavitù. Ha circa 5 anni. Nuda. Violata. Attorno a lei 3 donne adulte che nella sequenza delle foto prodotte e diffuse, abusano sessualmente e ripetutamente di questa innocente bambina. Vergognosamente inaudite violenze” ha dichiarato il prete su Meter.
Don Fortunato aggiunge anche: “mi colpisce la Croce e soprattutto Lei piccola crocifissa con Lui: Gesù Cristo. Non possiamo fare altro che dare solo questo dettaglio. Ma è un dettaglio devastante, inquietante. Un segno di una tragedia sotto gli occhi di tutti. E il silenzio incombe. Già, si fece buio su tutta la terra. Ancora oggi. Ragioni in più per continuare a lottare contro questa nuova forma di schiavitù”.
Secondo Di Noto è ormai arrivato il momento di cambiere strategia e di rendere le istituzioni più consapevoli favorendo la cooperazione tra chi si occupa di questi problemi nel mondo.
Unimamme, cosa ne pensate di questi drammatici dati riportati su Repubblica?
Noi vi lasciamo con una precedente campagna di Meter.