Una bambina di 7 anni è morta a causa di una medusa.
Bambina morta per una medusa
Gaia Trimarchi era una bambina di 7 anni in vacanza nelle Filippine quando, purtroppo, è entrata in contatto con una cubomedusa.
Secondo quando riportato dalla mamma la figlia stava raccogliendo conchiglie in acqua nei pressi dell’Isola Sabintag Laya quando è stata toccata da questa medusa e ha lanciato un urlo di dolore.
La mamma di Gaia ha visto i tentacoli della medusa intorno alle braccia e alle gambe della figlia che, nel frattempo, erano diventate viola.
Ci sono voluti 40 minuti prima che Gaia arrivasse in ospedale, purtroppo giunti lì i medici non hanno potuto che conostatarne il decesso.
La bambina è stata dichiarata morta a causa di una grave reazione allergica. La cubomedusa infatti è una delle specie più velenose del mondo e il suo contatto può provocare:
- spasmi
- paralisi
- arresto circolatorio
- morte
A causa dello choc anafilattico chi viene punto da questa cubomedusa dovrebbe ricevere l’adrenalina. Questa specia di medusa è piccola, trasparente e ha 4 lunghi tentacoli, non vive nei nostri mari.
Antonino Reale, responsabile di Pediatria dell’emergenza dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, spiega che i tentacoli delle meduse nostrane emettono una sostanza urticante per la pelle che causa:
- irritazioni cutanee dolorose
- gonfiore
- arrossamento
Basta solo entrare in contatto con il liquido urticante che si libera attraverso i filamenti.
Inizialmente, ha spiegato il medico, si sente un forte bruciore poi la pelle si irrita e compaiono piccoli pomfi somiglianti a quelli dell’orticaria.
La sensazione passa dopo 10 – 20 minuti quando il bruciore si trasforma in prurito.
L’esperto consiglia di tranquillizzare il bambini ed eventualmente portarlo fuori dall’acqua.
Poi controllare che non ci siano parti di medusa ancora attaccate alla pelle.
Se non si hanno a disposizione medicamenti fare scorrere un po’ di acqua di mare per diluire la sostanza non ancora penetrata.
Reale sottolinea che la sabbia calda e l’ammoniaca sono inutili.
“La sostanza più efficace per le punture di meduse è il cloruro d’alluminio al 5%: ha infatti una doppia azione, vasocostrittrice e antidolorifica. Dunque dopo un contatto ravvicinato un gel al cloruro d’alluminio aiuterà a superare il dolore”dichiara su Adnkronos.
Se invece dopo il contatto si verificano:
- difficoltà respiratoria
- pallore
- sudorazione
- disorientamento
bisogna chiamare il 118 e spiegare di cosa si tratta.
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa vicenda?
Noi vi lasciamo con alcuni consigli sui bambini al mare in sicurezza.