Quando si vede un bambino con qualche chiletto di troppo, si tende bonariamente a considerarlo come un tenero orsacchiotto. I bimbi infatti sembrerebbero non rientrare nelle persone che devono mettersi a dieta: basta infatti un’alimentazione sana e un po’ di moto per prevenire il rischio della “pancetta”.
Eppure, come riporta il Corriere della Sera, il grasso addominale in eccesso già da giovanissimi può essere pericoloso, esattamente come negli adulti. Come fare a capire se si è a rischio obesità? Basta misurare l’indice di massa corporea: si misura il giro vita e lo si divide per il peso. Se il rapporto è uguale o maggiore a 0,5 allora si può incorrere nel pericolo.
“C’è una relazione diretta fra grasso addominale e infiammazione sistemica – spiega al Corriere Francesco Chiarelli, direttore della Clinica pediatrica dell’università di Chieti e presidente del congresso milanese di endocrinologia pediatrica che si è svolto in questi giorni –. Quando si introducono troppe calorie, le cellule devono aumentare di dimensioni per consentire lo “stoccaggio” dei grassi: questo stress le induce a produrre grandi quantità di molecole pro-infiammatorie, inoltre l’espansione delle cellule adipose provoca una riduzione della quantità di ossigeno nei tessuti e una modifica dei fattori protettivi locali. Se le anomalie persistono si sviluppano alterazioni della sensibilità all’insulina e si verificano infiammazione cronica dei tessuti e morte delle cellule”.
Bisogna quindi evitare che la “pancetta” possa causare dei danni più gravi, come il diabete giovanile.
L’Italia purtroppo si colloca al secondo posto, dopo gli Stati Uniti, nella classifica dei Paesi in cui l’obesità infantile è più diffusa. Se l’eccesso non viene risolto, si possono creare dei problemi maggiori e appunto, soprattutto permanenti, come:
- il diabete,
- la sindrome metabolica
- e la steatosi epatica (il cosiddetto “fegato grasso”).
Come diceva quella famosa pubblicità: “Prevenire è meglio che curare“, quindi, mamme e papà togliete ai vostri figli i videogiochi e mandateli a giocare all’aria aperta. 😉