Bambini non vaccinati: in 27 esclusi dall’asilo a Rimini. Il Comune deciso ad applicare la legge fino in fondo.
Il Comune di Rimini fa sul serio: i bambini non vaccinati non entreranno all’asilo il prossimo settembre, come prevede del resto la legge del 2017 sull’obbligo vaccinale, introdotta con il noto decreto Lorenzin.
La battaglia del sindaco Andrea Gnassi contro i no vax, che nel riminese contano una nutrita comunità, non è nuova. Già da mesi il sindaco aveva adottato diversi provvedimenti per applicare la legge sui vaccini e sanzionare i genitori che non fossero in regola. Un pugno duro che aveva ricevuto il consenso anche del noto virologo Roberto Burioni.
Queste, invece, sono le ultime iniziative per contrastare l’antivaccinismo, obbligare le famiglie a far vaccinare i bambini, in primo luogo per la loro stessa tutela da malattie che possono avere conseguenze gravissime, anche mortali, e in secondo luogo per proteggere anche gli altri, ovvero tutti coloro che non si possono vaccinare perché troppo piccoli o per le loro condizioni di salute e il sistema immunitario compromesso.
Bambini non vaccinati esclusi dall’asilo a Rimini
Prima le multe, anche aggiuntive a quelle previste dalla legge Lorenzin, ora l’esclusione da nidi e materne per i bimbi da 0 a 6 anni che non sono stati vaccinati, come del resto è previsto dalla stessa legge. Il Comune di Rimini fa sul serio contro i no vax e non transige sull’inadempimento dell’obbligo vaccinale. Così dispone la legge e la vaccinazione prima ancora che un obbligo formale è un atto fondamentale di protezione dei bambini contro malattie gravissime e un gesto di rispetto e solidarietà civile verso chi non si può vaccinare.
A Rimini erano già stati presi diversi provvedimenti contro le famiglie no vax, prima con le multe da 100 a 500 euro comminate dalla Ausl, in applicazione della legge del 2017, per i bambini e ragazzi non vaccinati. A queste si sono aggiunte le ulteriori multe, rispetto a quelle della legge Lorenzin, introdotte dal Comune con una sanzione di 50 euro per ogni giorno di scuola frequentato da un bambino non vaccinato. In questo caso, a fine anno scolastico erano state comminate complessivamente sanzioni per 10.000 euro.
I genitori inadempienti con le vaccinazioni dei figli e sanzionati con le multe del Comune di Rimini avevano fatto ricorso al Tar, che è stato respinto. Nella motivazione della sua decisione il Tar ha spiegato: “Nella comparazione dei contrapposti interessi, risulta manifestamente prevalente la tutela del fondamentale interesse pubblico alla salvaguardia della salute rispetto all’interesse privato fatto valere in giudizio”. I genitori erano stati anche condannati al pagamento delle spese processuali.
Ora, arriva invece l’esclusione vera e propria dei bambini non vaccinati dalle scuole d’infanzia e dai nidi. Si tratta dei bambini da 0 a 6 anni, per i quali l’esclusione è già prevista dalla legge nazionale sull’obbligo vaccinale. può sembrare un provvedimento duro e spietato. I bambini, anche piccoli, hanno bisogno di stare insieme ai loro coetanei e per i genitori che lavorano può essere un problema trovare qualcuno a cui affidarli. Le malattie infettive, però, hanno un’alta incidenza proprio tra i bambini piccoli, in età da asilo, che come sanno molti genitori si ammalano molto facilmente e altrettanto facilmente trasmettono le infezioni agli altri. La loro esclusione dall’asilo, pertanto, ha una spiegazione, non è una cattiveria gratuita fine a se stessa. Va sottolineato, poi, che l’esclusione è di fatto una scelta dei genitori, nel momento in cui si rifiutano di far vaccinare i loro figli.
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In questi giorni, il Comune di Rimini ha notificato alle famiglie no vax i provvedimenti di esclusione da nidi e scuole d’infanzia dei loro bambini non vaccinati. In tutto sono 27 lettere per altrettante famiglie, consegnate dai vigili urbani. In un primo momento erano 31 provvedimenti, ma per alcuni casi si è deciso di aspettare per procedere con ulteriori valutazioni.
I dati della copertura in provincia di Rimini
Secondo i dati recentemente diffusi dalla Ausl, nella provincia di Rimini i minori non in regola con i vaccini sono 3.473. Tanti, ma sempre meno di qualche anno fa. Nel 2017, prima dell’introduzione della legge sull’obbligo vaccinale, i bambini e ragazzi non in regola erano quasi il doppio: 7.200. Dunque, la legge ha aiutato a recuperare gli inadempienti, ma resta ancora molta strada da fare. Se le coperture vaccinali a Rimini sono migliorate, la città è ancora il fanalino di coda della Regione Emilia Romagna (che aveva adottato una legge sull’obbligo vaccinale per i bambini da 0 a 6 anni prima ancora di quella nazionale).
In alcuni comuni della provincia, come Verrucchio, la percentuale di minori non vaccinati supera il 20%.
Proprio la bassa copertura vaccinale del riminese aveva scatenato lo scorso inverno un’epidemia di morbillo con 40 casi segnalati. Proprio a seguito di questa epidemia, l’Ausl Romagna aveva sanzionato con le multe i genitori che non avevano fatto vaccinare i loro figli, come previsto dalla legge Lorenzin. Le multe comminate dall’azienda sanitaria in questi mesi, fino alla scorsa metà di luglio, sono state già più di 500, per un ammontare complessivo di circa 100mila euro.
Le prime multe sono state, tuttavia, quelle del Comune di Rimini, con l’ordinanza firmata a fine aprile dal sindaco Andrea Gnassi che ha sanzionato con 50 euro al giorno i genitori che hanno continuato a portare a scuola i figli non vaccinati. La multa, contestata a entrambi i genitori, è stata applicata per ogni giorno di scuola in cui il bambino o ragazzo non era in regola con le vaccinazioni. Ne complesso, sono circa 60 le famiglie sanzionate, per una somma di quasi 90mila euro. Come abbiamo detto, i ricorsi presentati da queste famiglie sono stati inutili. Il Tar ha confermato la validità dell’ordinanza comunale e delle multe.
Poiché questi genitori sono molto agguerriti, è probabile che facciano ricorso anche contro i provvedimenti di esclusione dei propri figli non vaccinati da nidi e scuole e d’infanzia. Il Comune, però, è determinato sulla linea di azione intrapresa. “Che vadano pure avanti, noi non ci faremo spaventare. Se qualcuno pensava che non facessimo sul serio, si è sbagliato“, ha commentato Mattia Morolli, assessore all’Istruzione del Comune di Rimini, sottolineando: “La legge Lorenzin è tuttora valida, anche se il popolo no vax sperava che questo governo cambiasse la norma. Ci sono tante famiglie che ci invitano ad andare avanti. E anche le scuole private – ha aggiunto – intendono far rispettare la legge: a breve avremo un incontro con loro per definire strategie e provvedimenti“.
Infine, riguardo ai 27 bambini che da settembre non potranno frequentare i nidi e le scuole d’infanzia perché non vaccinati, la sanzione riguarda non solo la loro esclusione dagli asili ma la decadenza dai posti in graduatoria che erano stati loro assegnati e che ora verranno riassegnati ad altri bambini in lista di attesa, come hanno spiegato dal Comune di Rimini.
Non solo, altri 23 bambini rischiano l’esclusione. Si tratta di casi per i quali erano stati “presentati documenti o parziali o non attestanti chiaramente la situazione vaccinale“. Se questi bambini non verranno messi in regola dai genitori, completando l’iter vaccinale e presentando i documenti utili, anche per loro sarà inevitabile l’esclusione dall’asilo.
Provvedimenti severi, ma a norma di legge. Che ne dite unimamme?
La notizia dell’esclusione dei bambini dai nidi e scuole d’infanzia di Rimini è stata riportata dal Resto del Carlino.