A volte si sentono storie incredibili, che da una parte non vorremmo sapere perchè ci spaventano, ma dall’altra ci incuriosiscono: come quella che riguarda i rarissimi casi di “Fetus in fetu”.
Per fortuna la storia che vi raccontiamo è una storia a lieto fine: in un ospedale di Huaxi, in Cina, stando a ciò che riporta il Daily Mail, un bambino di 2 anni, dopo essere stato diagnosticato dai medici come “incinto”, ha “dato alla luce” un feto.
Xiao Feng, questo è il nome del bimbo, è stato portato dalla famiglia in ospedale perchè il suo stomaco era diventato così gonfio da generargli serie difficoltà respiratorie. Dalle radiografie e dalla risonanza magnetica è emerso che Feng aveva nello stomaco il feto del suo gemello, che gli occupava quasi 2/3 dello spazio.
Sottoposto ad intervento, dall’addome i medici hanno asportato un feto di 20 cm, dotato di colonna vertebrale e tutti e 4 gli arti, seppur abbozzati.
Ma come è potuto accadere? Con che frequenza succede, e quali le cause?
Si tratta di un caso di “fetus in fetu“, una rara anormalità dello sviluppo embrionale: durante una gravidanza gemellare alcune cellule staminali di una blastocisti (embrione nelle prime fasi dello sviluppo) si posizionano tra le cellule di un embrione in formazione.
Normalmente il feto incluso, detto anche parassita, è piccolo e malformato.
Nella maggior parte dei casi si forma nella zona addominale, ma può anche formarsi nella testa e nello scroto.
Si distingue da un teratoma (tumore dei tessuti embrionali) per:
- la presenza della colonna vertebrale,
- gli arti abbozzati,
- pur mancando cercello e cuore.
Tale anormalità, detta anche “sindrome del gemello parassita” è correlata con la “sindrome del gemello evanescente”, nella quale il gemello che durante le prime ecografie si era visto ad un certo punto svanisce: spesso infatti il gemello che sparisce viene assorbito dal feto vivente.
Non vi sono cause conosciute per tali sindromi, anche se l’evidenza empirica sembrerebbe mettere in collegamento con la FIV, fecondazione in vitro, un maggior numero di gemelli evanescenti.
Circa l’epidemiologia, ossia la sua diffusione, di “fetus in fetu” si ha 1 caso su 500 mila.
Recenti casi sono avvenuti in:
- Grecia (maggio 2008), dove da una bambina di 9 anni, che accusava violenti dolori addominali, è stato estratto un feto di pochi centimetri.
- Perù (febbraio 2012), dove un bambino di 3 anni aveva anch’egli il fratello nello stomaco, di 25 cm per 700 grammi.
Per qualche strano motivo, infine, i soggetti maschi hanno il doppio delle probabilità di manifestare tale raro fenomeno.
Concludiamo, consolandoci con il fatto che Feng è potuto tornare a condurre una vita normale, senza più sembrare “incinto”.
E voi unimamme eravate al corrente di questi casi?