Parla il padre del bimbo che ha subito una circoncisione ed è morto.
Solo qualche giorno fa avevamo seguito la vicenda del bimbo di 5 mesi morto a seguito di una circoncisione praticata in casa.
Bambino circonciso e morto: la storia
La procedura, praticata in modo rudimentale venerdì scorso, al mattino, è stata condotta dal papà. Il bimbo però è arrivato in ospedale solo alle 20.
I medici sono riusciti a rianimare il piccolo, che era comunque già gravissimo, trasferendo poi il neonato in elisoccorso. Purtroppo, dopo 5 ore di agonia, ne è stata dichiarata la morte.
Ora, il padre del piccino, di origine ghanese, è indagato per omicidio colposo insieme alla moglie.
Nel corso di un’intervista con una delle principali testate del nostro Paese, l’uomo ha ammesso di aver praticato la circoncisione sul figlio neonato.
“Sì, così come ho fatto con gli altri due figli più grandi. Una delle due circoncisioni l’avevo praticata in Ghana, l’altra in casa a Scandiano, proprio come in questo ultimo caso”.
L’uomo cita la religione, chiamandola in causa nella vicenda.
“Se mio figlio è morto, è perché Dio l’ha chiamato. La colpa non è mia: ho semplicemente fatto quello che lui, attraverso la Bibbia, mi chiede per essere un buon cristiano”.
Il padre del bimbo infatti approfondisce. “Nel secondo libro della Bibbia, l’Esodo, il quarto capitolo, versetto 26, parla chiaro: bisogna circoncidere i figli. La cultura ebraica ce lo impone. Dio stesso ce lo impone. Questo è un passaggio necessario per aspirare all’aldilà”.
L’uomo però nega di attribuire quanto successo a una divinità superiore.
Il padre ha quindi dato la propria versione della tragedia.
“Come può un genitore uccidere il proprio figlio? Se qualcuno crede che io l’abbia ammazzato si sbaglia. La domanda in questo caso è da porre a Dio: l’ho visto in sogno. Mi ha chiesto di farlo (la circoncisione). Ho pregato, proprio come avevo fatto nelle due precedenti operazioni. Ma non ho capito cosa ci sia stato di sbagliato questa volta”.
L’uomo ha precisato che dopo l’operazione il figlio era lucido e presente. Ha mangiato regolarmente.
Durante il pomeriggio però è peggiorato, ma la coppia, avendo altri due figli piccoli, non ha voluto lasciarli soli. Solo quando le cose hanno preso una piega ancora più allarmante, si sono decisi ad andare in ospedale.
“Non volevamo morisse per nessun motivo”.
L’uomo ha spiegato di essersi informato presso l’Ospedale Santa Maria Nuova per la circoncisione del figlio, ma gli avrebbero risposto che non potevano farlo per motivi religiosi.
Quindi pare che i soldi non siano stati il movente della circoncisione casalinga.
“Avrei chiesto dei soldi in prestito, se fosse stato quello il problema. Davanti al loro rifiuto, ho dovuto operare in prima persona”.
Ora il padre in lutto è messo davanti alle consegueze delle sue azioni, insieme alla moglie. Non sembra però essere preoccupato.
“Ma perché qualcuno dovrebbe intervenire? Questo dolore appartiene alla mia famiglia, non ad altri. Voglio continuare a vedere i due maschietti, devono vivere con me. Parliamo di una cosa privata, e così deve rimanere”.
Unimamme, cosa ne pensate di quanto riportato su Il Resto del Carlino?