Un papà era innocente da tutte le accuse rivolte dalla figlia.
Unimamme, oggi vi parliamo di una nuova storia di separazione e ricongiungimento all’interno degli affidi di Bibbiano.
Papà e figlia si ritrovano dopo tanti anni
Nel 2012 una ragazzina di 11 anni aveva dichiarato di aver ricevuto sistematiche minacce di morte da parte del padre, minacce come: “ti taglio la gola”, oltre a calci e pugni. Una volta le avrebbe persino puntato contro un coltello. Per queste accuse, che poi si sono rivelate completamente inventate, l’uomo, un 55enne di origine straniera, era andato sotto processo per maltrattamenti e lesioni aggravate alla figlia. Una sentenza di primo grado risalente al 2017 ha rigettato la richiesta a 3 anni di condanna per questo papà e, successivamente, le accuse si sono dissolte anche in appello. Nel frattempo però, esattamente nel 2013 i servizi sociali gli hanno tolto l’affidamento della figlia.
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I servizi sociali avevano motivato così questa decisione: “violenza verbale e psicologica dei genitori, continui litigi, mancanza di accudimento materiale e affettivo”. Addirittura avevano accusato i genitori “di vedere il loro modello culturale come l’unico possibile, senza porsi in un’ottica di confronto” verso la figlia. Da quel momento, fino ai 18 anni la ragazzina ha visto i genitori solo in sporadiche occasioni. Il padre ha raccontato: “stavo morendo di dolore. I servizi sociali hanno distrutto la mia famiglia o volevo bene a mia figlia, ma se lei, così giovane, mi chiedeva a mezzanotte di uscire io le dicevo di no”. La ragazza, attraverso il curatore speciale, aveva chiesto al padre 50 mila Euro di danni, nel corso del processo era stata chiamata a testimoniare anche Cinzia Magnarelli, , assistente sociale oggi indagata nell’inchiesta ‘Angeli e demoni’ che ha ammesso di aver falsificato alcune relazioni sui minori.
L’assistente sociale, in aula, aveva sostenuto tutte le accuse della ragazzina contro il padre. “Ha parlato di numerose percosse», del «coltello puntato contro», oltreché del fatto che «la madre e le sorelle fossero a conoscenza degli episodi, a cui non era mai stato posto fine, e che anzi erano loro stesse vittime”. Durante il processo però c’è stato un colpo di scena: la madre e la sorella hanno smentito tutte le accuse. Sempre durante il processo era stata ascoltata anche Federica Anghinolfi, ora ai domiciliari per via dell’inchiesta su Bibbiano. Ora la figlia, ventenne, ha riconosciuto di aver mentito e ha chiesto scusa al genitore. Basterà per ricucire il rapporto? Unimamme voi cosa ne pensate di questa triste vicenda di cui si parla su Il Resto del Carlino?
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