Cambiamenti climatici, gli effetti e i rischi sulla salute: è allarme.
I cambiamenti climatici, come sappiamo, rappresentano un gravissimo rischio per l’ecosistema e anche per la nostra salute. Aumento delle temperature, scioglimenti dei ghiacci, innalzamento dei mari e desertificazione avranno un impatto pesantissimo sul nostro ambiente, come già ce l’hanno ora, finendo con l’influire sulla vita nostra vita quotidiana, sull’economia e anche sulle nostre condizioni di salute. Se non interveniamo subito, le conseguenze saranno disastrose, come non fanno altro che ripetere gli esperti, spesso purtroppo inascoltati.
Cambiamenti climatici e salute: 2 generazioni per salvare milioni di persone
In questi giorni di inizio di dicembre si sono svolti o si stanno svolgendo due importanti incontri internazionali di esperti sul clima: uno a Roma e l’altro a Katowice in Polonia. Il secondo è la Cop24, la 24^ Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite, che si sono date appuntamento per tentare di scongiurare un cambiamento climatico radicale con conseguenze disastrose.
“Il cambiamento climatico è la vera minaccia globale di questo secolo e attraversa tutta la condizione umana e ambientale“, ha affermato Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e promotore del primo convegno internazionale dedicato al rapporto tra cambiamento climatico e salute mondiale, dal titolo “Health and Climate Change“. Il convegno si è svolto dal 3 al 5 dicembre a Roma, all’Istituto Superiore di Sanità, e ha coinvolto oltre 500 ricercatori, tra tossicologi, climatologi, chimici, biologi, epidemiologi, psicologi e molti altri esperti, che si sono confrontati, ciascuno per il proprio settore di competenza, sulle principali sfide che attendo il Pianeta per i prossimi anni in tema di salvaguardia ambientale e allo stesso tempo tutela della salute.
“Paradossalmente – ha sottolineato Ricciardi -, è più facile immaginare le conseguenze di un olocausto nucleare piuttosto che quelle lente e graduali provocate dal clima. Il che è un problema perché, in termini di vite umane, il cambiamento climatico rappresenta un vero e proprio olocausto“. Infatti, provoca ogni anno centinaia di migliaia di morti. “Se non agiamo in fretta, le vittime diventeranno decine di milioni“, ha aggiunto Ricciardi.
Il convegno di Roma ha visto la presentazione di dati e studi inediti ed è stato articolato in sessioni dedicate alle principali criticità ambientali che minacciano la salute:
- inquinamento atmosferico e idrico,
- ondate di calore
- diffusione di agenti infettivi.
Si è parlato anche di tutela della salute mentale e e degli ecosistemi, perché “l’impatto del cambiamento climatico non si esaurisce nelle malattie ma intacca gravemente anche la qualità della vita, attraverso una minore disponibilità di acqua, suolo, cibo. L’alterazione degli ecosistemi diminuisce il nostro benessere, rendendoci più vulnerabili”, ha dichiarato Laura Mancini, ricercatrice del dipartimento Ambiente e Salute dell’Istituto Superiore di Sanità. Fondamentale è la tutela della salute infantile e quella delle fasce di popolazione più fragili, sulle quali gli effetti del cambiamento climatico si fanno sentire più duramente.
Sul cambiamento climatico “invertire la rotta è diventata la vera sfida – ha detto ancora Ricciardi -, che si può vincere solo con la collaborazione di tutti: dai decisori politici, al mondo industriale, a quello dell’educazione. E attraverso i nostri atti quotidiani. C’è bisogno di tutti“.
A conclusione del convegno è stata redatta la Carta di Roma, un documento basato sulle evidenze scientifiche contenente le raccomandazioni e le azioni richieste per contrastare e contenere i rischi sulla salute prodotti dal cambiamento climatico. Uno strumento di indirizzo rivolto in primo luogo ai decisori politici, nella speranza che possa trovare posto nelle agende di governo di tutte le nazioni. Nella Carta, gli esperti hanno concluso che occorre garantire l’equilibrio degli ecosistemi, invertire la tendenza e indirizzarla verso un consumo sostenibile che rispetti la natura e protegga la salute.
La Carta di Roma contiene ventiquattro raccomandazioni, riguardanti i temi i cui determinanti ambientali influiscono fortemente sulla salute. Oltre ai politici, la Carta è rivolta a tutte le parti sociali, da quelle che rappresentano il mondo industriale e quello politico fino ai singoli cittadini, perché si possa garantire la qualità della vita, la salute e il benessere nel prossimo futuro. Tutti sono chiamati in gioco affinché ognuno faccia la propria parte per tutelare la salute collettiva.
La comunità scientifica, ha spiegato Ricciardi, “ha sentito il bisogno di riunirsi e indicare le azioni che, sulla base delle evidenze scientifiche, sono necessarie per evitare una catastrofe che colpirebbe in primis bambini e persone fragili“.
Nel futuro:
- la tecnologia dovrà essere più pulita e impattare il meno possibile sull’ambiente
- sarà indispensabile impegnarsi per il risparmio dell’acqua, del cibo e del suolo e per riutilizzare il più possibile le materie prime
- occorre promuovere parchi e aree protette, fonte di salute, in primo luogo per tutelare la salute dei bambini.
Come abbiamo detto, anche i cittadini hanno un ruolo importante, “perché a proteggere la natura, e perciò la salute di tutti, si comincia a casa propria“, ha sottolineato Ricciardi, come si legge su Health Desk.
Nel frattempo, i leader mondiali si sono riuniti a Katowice in Polonia, per la Cop24, la 24^ Conferenza delle Parti promossa dalle Nazioni Unite per salvare la Terra. Un obiettivo ambizioso, dal quale purtroppo siamo lontani, nonostante i numerosissimi appelli ad agire, subito. Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha messo in guardia sul fatto che il mondo sia “totalmente fuori rotta” nel tentativo di evitare un cambiamento climatico disastroso. “Anche se assistiamo a devastanti impatti climatici che causano il caos in tutto il mondo, non stiamo ancora facendo abbastanza, né ci muoviamo abbastanza velocemente, per prevenire un’interruzione climatica irreversibile e catastrofica“, ha avvertito Guterres.
Informazioni sulla Cop24 su Rai News.
E voi unimamme parlate ai vostri figli di come salvare la Terra e quindi noi stessi?
Sul tema dell’inquinamento vi ricordiamo i nostri articoli:
- L’inquinamento dell’aria è dannoso come il fumo di sigaretta
- I bambini in passeggino sono esposti maggiormente all’inquinamento
- Inquinamento da traffico e salute dei nascituri: lo studio scientifico