Intanto vi rispondo io: non tanto, ma neanche poco. E mi domando perché solo Belén a dieci giorni dal parto sia ritornata nella sua taglia 40, vestendo in short senza manco i pannoloni che, diciamoci la verità, sono proprio la morte di qualsiasi pensiero un po’ birichino, ammesso che te ne venga uno dopo il crollo ormonale.
Il mio corpo è cambiato e devo dire che ciò è uno dei motivi per cui faccio ancora fatica a riconoscermi come la stessa di prima. Non solo per dei chili di troppo che mi ritrovo sull’addome, ma anche per quel “sorriso sulla pancia” che è la cicatrice del mio cesareo.
Per non parlare poi del seno, che, nonostante non abbia allattato, è rimasto un pochino cadente e con qualche smagliatura. Il ginecologo mi ha detto che per ritornare ad uno stato decente dovrà passare un anno. Un anno! 365 giorni. Perché e soprattutto come impiegherò questo tempo? Basterà occuparmi della bambina per ritornare indietro nel tempo?
Dico queste cose non per esporre i fatti miei nei minimi dettagli, ma perché penso che possa essere utile continuare questo discorso sul post partum.
A me nessuno aveva detto, veramente, che non sarei stata più la Valentina di un anno fa. Perché io non mi sento più quella persona, e non solo perché sono diventata mamma, ma perché il mio corpo ha i segni di aver dato alla luce una vita, una cosa meravigliosa e spaventosa allo stesso tempo, almeno per me. Porto ad esempio ancora dei capi premaman e delle volte, almeno mentalmente, è come se il mio cervello si domandasse quando ho smesso di essere incinta.
La nana è qui e lotta insieme a noi, ma chi etichetta tutto sotto la parola “normalità” secondo me dovrebbe chiedersi cosa voglia dire. Io, in tutto onestà, non mi sento rinfrancata dal fatto che ci sono altre donne che si fanno un sacco di domande. Vuol dire che le risposte non le hanno ancora trovate, come me del resto.
Post filosofico, scusate. E voi? Il vostro corpo è cambiato dopo la gravidanza? E lo accettate così com’è?