Genitori indagati per aver falsificato i certifivati vaccinali della figlia.
Unimamme, oggi vi parliamo di una truffa riguardante i vaccini.
Genitori non vogliono vaccinare la figlia
Una coppia che abita nel bergamasco e ha una figlia iscritta in un asilo in provincia di Lecco, è finita sotto inchiesta per aver falsificato la lettera con cui erano stati convocati per far vaccinare la figlia.
Le indagini sono state avviate quando sono stati effettuati dei controlli a campione per il rispetto dell’obbligo vaccinale, è emersa una differenza tra le date della documentazione rilasciata dall’Ats (Agenzia della Tutela della Salute) e quelle presentate dai genitori alla scuola materna.
Nel secondo caso era stata posticipata la data in cui era stata ricevuta la lettera e l’appuntamento all’Ats dove sarebbero dovuti andare.
I genitori si sono difesi sostenendo di “aver cercato di posticipare il termine delle vaccinazioni per tutelare la figlia” da rischi, perché a una zia sarebbe stato riconosciuto “un danno grave e permanente da vaccino”.
La coppia avrebbe chiesto all’Ats un consulto specifico che però non è mai avvenuto. L’assessore lombardo del welfare ha commentato così questa storia: “ci sono tutti gli strumenti per verificare se i propri figli sono incompatibili con le vaccinazioni. Chi commette atti come la falsificazione dei certificati corre rischi inutili e assurdi che hanno anche conseguenze penali”. L’assessore ha sottolineato che chi manomette un certificato compie un reato.
Infine “tutti coloro che hanno problemi non vengono vaccinati. È sufficiente la dichiarazione del pediatra”.
L’assessore ha ribadito che le Asst hanno ambulatori con specialisti a disposizione dei genitori per risolvere eventuali dubbi.
Ora i genitori sono sotto inchiesta, mentre la bambina dovrà essere vaccinata entro il 27 marzo o verrà espulsa dall’asilo.
Unimamme, cosa ne pensate di questa storia riportata su L’Eco di Bergamo?
Unimamme, noi vi lasciamo con un cartello sulle vaccinazioni diventato virale.