Coronavirus in Italia: continua l’aumento dei contagi. Forse il picco è vicino. In un giorno minore incremento di guariti ma anche di morti.
Inarrestabile l’epidemia di Coronavirus in Italia, ma un calo non era atteso nell’immediato. Dall’inizio dell’epidemia siamo arrivati a 41.035 contagi nel nostro Paese, inclusi attualmente positivi, deceduti e guariti, con un incremento in un solo giorno di 5.322 casi complessivi. I morti complessivi sono arrivati a 3.405, superando il numero della Cina dove sono morte 3.249 persone. Un dato impressionante se si mettono a confronto i due Paesi, per grandezza e popolazione. La Protezione Civile ha diffuso puntualmente i dati aggiornati.
L’emergenza Coronavirus in Italia si è fatta molto grave, con una crescita continua dei casi, sebbene negli ultimi giorni si fosse stabilizzata. Non siamo ancora usciti dal momento più critico e oggi i contagi hanno fatto registrare un ulteriore incremento, comunque atteso. Nei prossimi giorni sapremo se le misure di contenimento avranno avuto efficacia.
Coronavirus in Italia: continua l’aumento dei contagi
Siamo ancora nel pieno dell’epidemia di Coronavirus in Italia e la lotta sarà ancora lunga. Così come le misure restrittive adottate dal governo verranno molto probabilmente prolungate, come già hanno fatto capire alcuni ministri. Il cosiddetto lockdown, sebbene non assoluto come quello cinese, non durerà troppo a lungo ma le scuole sicuramente non riapriranno prima di Pasqua. Per i ragazzi saranno ancora lunghe giornate da trascorrere a casa, con lezioni a distanza. Un sacrificio necessario per contenere il diffondersi dell’epidemia.
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La Protezione Civile nella consueta rassegna stampa delle ore 18.00 ha comunicato i dati sui contagi di Covid-19 aggiornati al 19 marzo. Com’era prevedibile c’è stato un’ulteriore incremento dei casi, oltre 4mila in un solo giorno. Sebbene l’aumento percentuale sia più elevato rispetto a quello osservato quotidianamente negli ultimi giorni, dal 12-13% al 14% di oggi, l’andamento è stabile. Certo, i numeri assoluti fanno impressione: al momento in Italia ci sono sono 33.190 positive al virus, per un totale di 41.035 casi dall’inizio dell’epidemia, in cui sono inclusi 3.405 morti e 4.440 guariti. Il dato positivo è che oggi i morti sono cresciuti meno di ieri, sebbene sempre in numero troppo elevato.
Casi di Covid-19 in Italia aggiornati a giovedì 19 marzo 2020
- 33.190 attualmente positivi al Covid-19: +4.480 dal 18 marzo
- 4.440 i guariti: pari a +415 da ieri;
- 3.405 i morti: pari a +427 da ieri.
Oggi i guariti non crescono come ieri, quando sono stati 1.084 in un solo giorno. Invece i morti aumentano sempre troppo ma meno di ieri, quando in una sola giornata sono stati 475. Va sempre ricordato che il numero esatto dei morti per Covid-19 si potrà conoscere solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. Molti dei pazienti morti per Coronavirus, infatti, soffrivano di patologie pregresse, anche multiple.
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Tra i 33.190 positivi al Coronavirus alla data del 19 marzo:
- 14.935 si trovano in isolamento domiciliare;
- 15.757 sono ricoverati con sintomi;
- 2.498 sono in terapia intensiva (+241 in un giorno, un numero che riprende a salire).
La distribuzione dei casi di Covid-19 su base regionale al 19 marzo 2020.
La situazione più drammatica resta quella della Lombardia, dove oltre alle persone comuni continuano a morire anche i medici. Nella sola giornata di oggi ne sono morti 5, portando a 13 il bilancio delle vittime tra i medici, come denuncia la Fnomceo. Le ultime vittime sono: Luigi Ablondi, ex direttore generale dell’Ospedale di Crema; Giuseppe Finzi, medico ospedaliero di Cremona, e Antonino Buttafuoco, medico di base di Bergamo. Altri due medici sono morti a Como: Giuseppe Lanati, pneumologo, e Luigi Frusciante, medico di famiglia. Erano entrambi in pensione ma operativi. Riporta Ansa.
Nel frattempo, dall’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo è arrivato un drammatico appello: “Abbiamo disperato bisogno di infermieri e medici, oltre che di apparecchi di ventilazione e dispositivi di protezione individuale“. Lo ha lanciato in inglese Stefano Fagiuoli, direttore del Dipartimento di Medicina dell’ospedale, ormai al collasso.
L’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera ha detto: “In Lombardia i positivi al coronavirus sono 19.884, 2.171 in più, un dato significativamente più alto. I ricoverati sono 7.387 con una crescita molto più bassa, solo 182 in più, i ricoverati in terapia intensiva sono 1006, 82 in più, e i decessi 2.168, 209 in più”. “Se avete sintomi state a distanza, anche in coppia. Altrimenti non riusciamo a contenere i contagi”, ha avvertito Gallera.
I dati della sorveglianza integrata Covid-19 in Italia dell’Istituto Superiore di Sanità, aggiornati al 19 marzo 2020.
I dati della sorveglianza su Covid-19 dell’Istituto Superiore di Sanità rimangono sostanzialmente stabili nella segnalazione del paziente tipo affetto dalla malattia e sui soggetti più a rischio. L’età media è sempre di 63 anni, i malati sono soprattutto uomini, al 59%. La mortalità riguarda soprattutto individui sopra gli 80 anni, il 40,8% dei casi, mentre il 35,8% sono persone dai 70 ai 79 anni. Aumenta ancora, invece, in modo impressionante il numero dei contagi nel personale sanitario: 3.559 casi, aumentati di 661 in un solo giorno.
Continua l’espansione del virus a livello mondiale, arrivato 242.191 casi. La Cina ha 81.155 casi, una crescita minima dagli 81.102 di ieri. Il Paese ha annunciato proprio oggi zero nuovi casi interni, gli ultimi contagi sono di importazione. Dopo la Cina, segue l’Italia con 41.035, poi l’Iran con 18.035 casi, la Spagna con 17.963 casi, seconda in Europa e quarta nel mondo e con una crescita rapidissima. La Germania 15.320, il balzo degli Stati Uniti con 13.159 contagi. Segue la Francia con 10.886 casi, la Corea del Sud 8.565, la Svizzera con 4.075, il Regno Unito con 2.716.
Che ne pensate unimamme dell’epidemia?
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Informazioni aggiornate sull’epidemia di coronavirus e su come comportarsi sul portale web del Ministero della Salute: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
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