Coronavirus in Italia | Nuovo record di contagi | Dati aggiornati

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(Assistenza sanitaria a Cremona, foto di Emanuele Cremaschi/Getty Images)

È stato registrato un nuovo record di contagi di Covid-19 in un giorno: quasi 5mila, pari a 4.821 in più da ieri. Questo è il bollettino aggiornato dalla Protezione Civile alla data del 21 marzo 2020. In un giorno tornano a salire in modo consistente anche i guariti, pari a 943 persone in un giorno, tuttavia bisogna segnalare anche un nuovo triste primato nelle vittime: 793 persone decedute in un solo giorno. Le persone attualmente positive al Coronavirus in Italia sono 42.681, mentre dall’inizio dell’epidemia i casi hanno superato le 50mila unità: pari a 53.578 persone affette da Coronavirus (inclusi gli attualmente positivi, i guariti e i deceduti). Di seguito i dati aggiornati al 21 marzo.

Coronavirus in Italia: un novo record di contagi

Puntuale ormai come ogni giorno, anche oggi, sabato 21 marzo alle ore 18.00 è uscito il bollettino aggiornato della Protezione Civile sui casi di Coronavirus in Italia. Nel nostro Paese è stato raggiunto un nuovo record di contagi in un solo giorno, pari a 4.821 in più. Che hanno portato le persone attualmente positive al virus a 42.681 casi. Purtroppo anche i morti in un solo giorno hanno registrato un nuovo drammatico primato, 793, che supera i 627 di ieri. I decessi totali sono 4.825. Almeno una buona notizia è che riprendono a salire anche i guariti, che sono 943 in un giorno e quelli complessivi oltre 6milaDall’inizio dell’epidemia, i casi complessivi di Coronavirus sono aumentati di 6.557 unità, pari a 53.578 casi complessivi (inclusi decessi e guariti). L’incremento percentuale dei casi complessivi rimane costante e scende sotto il 14%, al 13,9%.

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Casi di Covid-19 in Italia aggiornati a sabato 21 marzo 2020

  • 42.681 attualmente positivi al Covid-19: +4.821 casi dal 20 marzo
  • 6.072 i guariti: pari a +943 da ieri;
  • 4.825 i morti: pari a +793 da ieri.

Il nuovo record di vittime è impressionante. Occorre ricordare che il numero esatto dei morti per Covid-19 si potrà conoscere solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. Molti dei pazienti morti per Coronavirus, infatti, soffrivano di patologie pregresse, anche multiple.

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Tra i 42.681 positivi al Coronavirus alla data del 21 marzo:

  • 22.116 si trovano in isolamento domiciliare;
  • 17.708 sono ricoverati con sintomi;
  • 2.857 sono in terapia intensiva (+202 in un giorno, una crescita che riprende a salire).

La distribuzione dei casi di Covid-19 su base regionale al 21 marzo 2020.

La Lombardia continua ad avere una situazione critica, con oltre 25.515 casi totali dall’inizio dell’epidemia, 8.258 persone ricoverate con sintomi, 1.093 ricoverati in terapia intensiva e purtroppo 3.095 decessi. Le persone guarite nella regione sono 5.050, mentre quelle positive e in isolamento domiciliare sono 8.019. Le persone attualmente positive al Covid-19 sono 17.370 in Lombardia. La seconda regione italiana con il più alto numero di contagi, ma molto distaccata dalla Lombardia, è l’Emilia Romagna con 6.705 contagi dall’inizio dell’epidemia e 5.661 persone attualmente positive. I ricoverati con sintomi sono 2.267, le persone in terapia intensiva 265, quelle in isolamento domiciliare sono 3.129. I deceduti 715, i guariti 329.

In conferenza stampa il commissario della Protezione Civile Angelo Borrelli ha riferito sulla fornitura di mascherine: “Stiamo acquisendo mascherine su canali diversi per usi diversi. Noi acquistiamo quelle per il personale sanitario, ffp2 e ffp3, ma in questo dipartimento come gli altri uffici pubblici abbiamo mascherine per liberare le mascherine chirurgiche per il personale medico. Su questo tema non c’è nessuna polemica con la Regione Lombardia, stiamo lavorando insieme”, ha aggiunto.

Il direttore dell’Istituto superiore della sanità, Silvio Brusaferro, ha ricordato l’importanza dell’osservanza delle misure prese dal Governo: “Non abbiamo ancora preso sufficientemente sul serio il pericolo”, ha detto. “Ci sono ancora situazioni dove con la scusa di fare due passi si fanno assembramenti. Le scappatoie danneggiano noi stessi e i nostri cari e le persone più fragili sono gli anziani. Servono meccanismi di rispetto sistematico delle misure, senza non saremo in grado di allentare la diffusione del virus”.

Infine, sia Brusaferro che Borrelli concordano che un orario più lungo di apertura dei supermercati consente minori assembramenti. Sebbene il problema vero, ha sottolineato Brusaferro, non sono tanto le code quanto farle a distanza di sicurezza.

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A livello mondiale, procede spedita la diffusione della pandemia, con un aumento importante dei contagi nei Paesi europei. In tutto il mondo alla sera del 21 marzo sono stati superati i 300mila contagi, per la precisione 303.001 casi di Coronavirus. In testa sempre la Cina con 81.304 casi, nessuno sul territorio nazionale ma tutti di ritorno. Seconda l’Italia con 53.578 casi, in avvicinamento alla Cina, poi la Spagna, che sale ancora e arriva a 25.374, terza al mondo, al quarto posto balzano gli Stati Uniti che con 24.148 casi scavalcano la Germania e l’Iran. Quinta è la Germania che supera i 20mila casi, con 22.213 contagi di Coronavirus, quindi l’Iran con 20.610 contagi. Poi, al settimo posto la Francia con 14.308. All’ottavo posto la Corea del Sud che rimane stabile con 8.799 casi, quindi la Svizzera con 6.575 contagi e il Regno Unito con 5.049 casi.

Che ne pensate unimamme dell’epidemia in Italia?

Informazioni aggiornate sull’epidemia di coronavirus e su come comportarsi sul portale web del Ministero della Salute: www.salute.gov.it/nuovocoronavirus

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(Volontari a Milano. Foto di MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)
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