A Milano è nata una bambina, Emma, all’ospedale Buzzi di Milano ma a causa delle misure restrittive per il Coronavirus c’erano soltanto i suoi genitori in ospedale.
Emma è nata l’11 marzo mattina, all’ospedale pediatrico Buzzi di Milano, durante una pandemia e a darle il benvenuto c’erano ovviamente i suoi genitori, mamma Rossella e papà Emiliano; niente nonni, niente zii né cuginetti. Purtroppo per poter abbracciare i suoi parenti Emma dovrà attendere che questa emergenza Coronavirus finisca.
Fortunatamente oggi con l’ausilio della tecnologia possiamo essere tutti più vicini e la sua famiglia ha potuto conoscere Emma grazie alle videochiamate. “Per festeggiare c’è tempo” hanno detto speranzosi i genitori felici di aver potuto accogliere la figlia:” nulla avrebbe potuto scalfire la gioia che abbiamo provato”.
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“Presto potrà giocare all’aria aperta”: la speranza dei genitori
In un momento come questo in un ospedale pieno di restrizioni, i medici hanno permesso al papà di poter assistere al parto e di questo i genitori di Emma sono molto grati, inoltre la mamma di Emma nonostante sia di origini pugliesi è riconoscente di aver partorito in una regione che ha la sanità migliore d’Italia, dice e poi aggiunge “meglio fare qualche sacrificio tutti adesso per uscire da questa situazione al più presto”.
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I genitori di Emma sognano per lei un futuro in cui sia “libera di giocare all’aria aperta con gli altri bambini”. Una cosa fino a qualche giorno fa scontata in Italia ma che adesso purtroppo non lo è più. E sperano che quando crescerà sarà una bambina forte grazie a questa esperienza:” forse la prenderanno in giro perché nata in un periodo storico particolare ma noi siamo convinti così come ci hanno detto le ostetriche, che lei sarà più forte degli altri”.
E voi care Unimamme cosa ne pensate di questa storia di speranza raccontata da tg24sky, in questo momento di pandemia? Anche voi avreste reagito cosi positivamente come i genitori di Emma?
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