Il numero dell vittime del crollo del ponte Morandi a Genova è aumentato: si parla infatti di 37 morti e tra loro oltre al bambino di 8 anni, morto con i genitori, ci sono anche due ragazzini di 12 e 13 anni.
Alto anche il numero di feriti, 16, dei quali 12 in codice rosso.
Le ricerche però continuano. Le squadre dei vigili del fuoco hanno infatti lavorato tutta la notte.
Il ponte, per il rischio di ulteriori crolli, verrà demolito e ricostruito, con evidenti ripercussioni per la città di Genova: il ponte, lo ricordiamo, rappresentava un importante nodo della circolazione.
Nel frattempo sono stati sfollati 11 edifici circostanti e sono più di 400 le persone sfollate.
Circa le cause del crollo si parla ancora di cedimento strutturale: “Un ponte del genere non crolla né per un fulmine, né per un temporale, vanno trovati i colpevoli” ha dichiarato il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi. Da parte sua, Autostrade per l’Italia si difende e ha invece dichiarato che erano in atto lavori di consolidamento del ponte e che costante era l’attività di osservazione e vigilanza.
Nel frattempo la procura di Genova fa sapere che è pronta ad aprire un fascicolo per omicidio plurimo e disastro colposi, per il momento a carico di ignoti.
Una storia drammatica per tutta l’Italia, care unimamme, che ci fa riflettere sulla precarietà della vita e sull’importanza di controlli adeguati sulla sicurezza delle grandi infrastrutture.
Speriamo con tutto il cuore che il numero delle vittime non salga e che i responsabili siano individuati.
I nostri pensieri sono sempre rivolti alle le famiglie delle vittime.