La nuova vita di Annamaria Franzoni, la donna accusata dell’omicidio del figlio Samuele avvenuto a Cogne il 30 gennaio del 2002.
“Che fine ha fatto Annamaria Franzoni?”. Se ve lo state chiedendo, è perché l’omocidio del piccolo Samuele, ucciso a soli 3 anni nella sua villetta a Cogne il 30 gennaio del 2002, vi è rimasto nell’anima, come una ferita che fatica a riemarginarsi.
Secondo l’accusa, la colpevole di quell’efferato delitto è la madre di Samuele, Annamaria Franzoni, condannata infatti a 16 anni di carcere della Dozza. Dopo soli 6 anni dietro le sbarre, però, grazie a innumerevoli ricorsi la Franzoni è riuscita a farsi commutare il resto della pena negli arresti domiciliari, che la donna sta attualmente scontando a Ripoli Santa Cristina (BO). Annamaria vive con il marito Stefano, il primogenito Davide, 24 anni, e Gioele, nato un anno dopo la morte di Samuele.
Ma se pensate agli arresti domiciliari come a una situazione opprimente, forse non sapete che ad Annamaria Franzoni è permesso di uscire per ben 4 ore al giorno. La donna sfrutta quelle ore per fare la spesa e per compiere varie commissioni, o per visitare la tomba di Samuele.
“La Franzoni? Sì certo, viene qui anche lei ogni tanto a fare la spesa come fanno tutte le altre donne – ha dichiarato il titolare di un negozietto locale a Libero – Compra la pasta, il riso, le cose che le servono insomma. Per noi è una mamma come le altre. Che abbia ucciso oppure no, è sempre una madre che deve fare i conti con la morte di un figlio“.
“Per noi resta una brava ragazza. È giusto che possa vivere accanto ai suoi figli”, ha aggiunto un altro compaesano.
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Insomma, nel suo nuovo paese Annamaria sembra essere stata accolta più che bene, ma il desiderio della donna rimane quello di fuggire il più lontano possibile, come ha confessato la stessa Franzoni a Libero: “Appena sarò libera me ne andrò a vivere lontano, all’estero. Sarà la prima cosa che farò, qui non ci voglio più stare. E non voglio parlare con nessuno. Non per essere scortese, ma è dal 2006 che resto in silenzio, che non rilascio interviste: voglio essere dimenticata“. Un sogno, il suo, che si realizzerà a luglio del 2019, quando Annamaria Franzoni diventerà in tutto e per tutto una donna libera.
E voi Unimamme siete tra coloro che credono all’innocenza sempre sostenuta dalla Franzoni e dalla sua famiglia o siete convinte che sia colpevole?