Donna incinta “ricattata” e costretta a lavorare fino al parto

Un barista vicentino ha costretto una sua dipendente a lavorare incinta, fino al giorno del parto.

L’uomo minacciava di farle perdere il posto.

La vicenda si è svolta in un bar di Camisano vicentino. Il caso è finito in tribunale e si è risolto con una condanna per il datore di lavoro, perché il suo atteggiamento è stato riconosciuto come estorsione.

Durante l’udienza preliminare il gup Roberto Venditti lo ha condannato a 5 mesi e 23 giorni di reclusione.

Inoltre l’uomo dovrà risarcire 5 mila Euro nei confronti della sua ex dipendente, una donna trentunenne residente a Camisano.

Unimamme, cosa ne pensate di questa storia di cui si parla su Ansa?

Noi vi lasciamo con un approfondimento su lavoro e maternità?

Gestione cookie