Epidemia di coronavirus: è emergenza internazionale. Due casi segnalati in Italia, già in isolamento allo Spallanzani.
Ultimi sviluppi sull’epidemia di coronavirus: l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato l’emergenza sanitaria pubblica internazionale la sera di giovedì 30 gennaio. Al secondo incontro del Comitato di Emergenza, convocato nella sede dell’OMS a Ginevra, secondo il Regolamento Sanitario Internazionale (2005), il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus ha comunicato la decisione dell’organismo internazionale di dichiarare lo stato di emergenza globale. Questo comporta che l’OMS formulerà “raccomandazioni temporanee. Si tratta di misure non vincolanti ma praticamente e politicamente significative che possono riguardare viaggi, commercio, quarantena, screening, cure. L’Oms può anche stabilire standard di pratiche globali“, spiega l’OMS, come riporta Repubblica.
Nel frattempo, sempre in serata, è poi arrivata la notizia dei primi casi di coronavirus in Italia. Si tratta di una coppia di cinesi in visita a Roma.
Epidemia di coronavirus: primi casi in Italia
Mentre nella serata di giovedì 30 gennaio uscivano le breaking news sulla dichiarazione dell’emergenza sanitaria pubblica internazionale per il coronavirus, 2019-nCoV, da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, allo stesso tempo usciva anche l’ultima ora sui primi due casi del virus confermati in Italia. Si tratta di una coppia di turisti cinesi che era in vacanza a Roma e alloggiava in un albergo del centro, l’Hotel Palatino. La stanza utilizzata dalla coppia è stata sigillata per effettuare la decontaminazione. I due cinesi sono stati ricoverati in isolamento all’ospedale Spallanzani di Roma e sono in buone condizioni.
Ulteriori misure di prevenzione – riporta l’Ansa – potrebbero essere applicate nei confronti di veicoli e persone con cui è entrata in contatto la coppia. Durante le prime operazioni di soccorso, gli agenti della polizia avevano anche stilato un rapporto che è stato poi inviato al Ministero della Salute. La coppia di turisti cinesi era in Italia da 10 giorni.
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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è intervenuto in conferenza stampa da Palazzo Chigi per riferire sul caso con il ministro della Salute Roberto Speranza e il direttore scientifico dello Spallanzani Giuseppe Ippolito. “Siamo vigili e molto attenti – ha detto il premier -: non ci siamo fatti trovare impreparati”. Nel frattempo è stato chiuso il traffico aereo con la Cina.
I due turisti cinesi, primi casi accertati di Coronavirus in Italia sono “ricoverati in isolamento, sono in buone condizioni, ci fa pensare che non ci siano persone esposte” e “al momento sembra non ci siano rischi” di focolai. Ha spiegato il direttore scientifico dello Spallanzani.
“Lo Spallanzani è la Bibbia in questo settore – ha continuato Conte – . Non c’è nessun motivo di creare panico e allarme sociale“. Sono in corso “attente verifiche per ricostruire il percorso” dei due turisti cinesi, “per isolare i loro passaggi, per evitare assolutamente qualsiasi rischio ulteriore rispetto a quello già accertato”.
“L’insorgenza di casi di Coronavirus in Italia è “un fatto abbastanza normale se pensiamo alla statistica, visto che in Europa ci sono già dieci casi. Era abbastanza probabile, lo dicevano già da tempo i nostri scienziati”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza a Palazzo Chigi. “La situazione è seria ma non bisogna fare allarmismi, la situazione è totalmente sotto controllo“, ha precisato.
Nel pomeriggio era stata diffusa la notizia di due casi sospetti di coronavirus a bordo di una nave da crociera al largo di Civitavecchia. A seguito dei controlli delle autorità sanitarie i due passeggeri sono risultati negativi e l’allarme è rientrato.
Coronavirus: emergenza internazionale
Intanto, l’OMS ha dichiarato lo stato di emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale, Public Health Emergency of International Concern (PHEIC). Questo significa che l’OMS potrà dare indicazioni ai Paesi, stabilire pratiche sanitarie standard globali e stanziare risorse per far fronte all’emergenza. Una dichiarazione che era attesa dagli esperti e che è un atto dovuto, per contenere la diffusione del virus.
Il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha comunicato che la Cina ha preso misure straordinarie per fare fronte all’emergenza del virus 2019-nCoV: ha isolato il virus, lo ha sequenziato e ha condiviso i dati con tutti. “Dobbiamo ringraziare tutti coloro che hanno lavorato ininterrottamente per tutto questo tempo”, ha affermato. Per l’Oms, però, non è possibile immaginare quanto grande sarà questa emergenza e quindi bisogna essere preparati ad affrontarla. Da qui la decisione di dichiarare l’emergenza sanitaria internazionale.
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In conferenza stampa Ghebreyesus ha dichiarato (prima che fossero ufficializzati i casi di Roma): “Ora ci sono 98 casi in 18 Paesi al di fuori della Cina, tra cui 8 casi di trasmissione da uomo a uomo in quattro Paesi: Germania, Giappone, Vietnam e Stati Uniti d’America. Non sappiamo che tipo di danno questo virus potrebbe fare se si diffondesse in un Paese con un sistema sanitario più debole” rispetto a quello cinese. “Dobbiamo agire ora per aiutare i Paesi a prepararsi a tale possibilità“, ha continuato, invitando gli Stati a “condividere dati, le conoscenze e le esperienze con l’Oms e il mondo. L’unico modo per sconfiggere questa epidemia è che tutti i Paesi lavorino insieme in uno spirito di solidarietà e cooperazione. Siamo tutti insieme, e possiamo solo fermarlo insieme”, ha concluso il direttore dell’OMS.
Al momento i casi di coronavirus nel mondo hanno superato le 8.000 unità, la stragrande maggioranza in Cina, dove le vittime sono salite a 212. I decessi si registrano solo in Cina.
Le uniche precauzioni da prendere al momento sono quelle di lavarsi bene le mani, come si fa per evitare il virus dell’influenza, ed evitare i viaggi in Cina, che peraltro sono molto difficili, visto che sono stati bloccati tutti i voli da e per il Paese.
La dichiarazione dello stato di emergenza internazionale per il coronavirus sul sito web dell’OMS: www.who.int/news-room/detail/30-01-2020-statement-on-the-second-meeting-of-the-international-health-regulations-(2005)-emergency-committee-regarding-the-outbreak-of-novel-coronavirus-(2019-ncov)
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