Ex gemelli siamesi separati con un’operazione di 27 ore sono dei veri guerrieri

Unimamme, oggi vogliamo parlarvi di due gemellini davvero speciali, che hanno superato molto difficoltà.

il recupero di due gemelli siamesi

Stiamo parlando dei piccoli McDonald: Anias e Jadon che, nati siamesi, sono stati divisi con un’operazione durata 27 ore.

Ora sono passati 6 mesi da quel giorno e i bambini mostrano di stare bene tutti i brutti giorni messi insieme non possono eguagliare quanto sia stata bella questa giornata! Ci vediamo dopo starnuti e nasi che colano e ossigeno extra. Ci sentiamo tutti bene. Tutti insieme, fuori, a 26° gradi contando le nostre benedizioni e andando avanti ha scritto mamma Nicole in un post su Facebook.

Quando i genitori dei piccoli hanno appreso che i loro piccini erano uniti per la testa si sono sentiti senza speranza. Poi hanno appreso che il dottor  Dr. James Goodric del  Children’s Hospital a New York aveva già separato due gemelli collegati per il cranio.

Nonostante i due piccoli si siano ripresi rapidamente la loro ripresa non è stata priva di ostacoli.

Un giorno la mamma si è accorta che il corpo di Jadon aveva rigettatole lastre che tenevano l’osso trapiantato. La ferita del piccino si è riaperta, ma l’emergenza è stata affrontata.

“Si tratta di un problema comune e comprendo le preoccupanti implicazioni, tutto quel che c’era sotto era ben protetto e noi ci siamo occupati solo della ferita locale” ha dichiarato il dottor Oren Tepper, che si è occupato della ricostruzione del cranio dei bimbi.

Anias invece ha dovuto combattere con problemi respiratori. “Basta un attacco di raffreddore e Anias smette di respirare in diverse occasioni. Ho fatto la mia unica responsabilità di cercare e prevenire i casi osservando il suo ritmo cardiaco e la cura della febbre e aspirando il naso. Ma nonostante questo ho tenuto in braccio il mio bimbo blu e senza fiato in più occasioni di quante ne possa ricordare”.

Dal momento che sono nati congiunti i piccoli si stanno sviluppando diversamente rispetto ai coetanei, ma anche loro, a poco a poco, stanno raggiungendo le pietre miliari.

“Tornare a casa tutti insieme è nel nostro prossimo futuro,tutto il mio corpo trema di eccitazione mentre scrivo questo. Non riuscivo nemmeno a immaginarlo, è un sogno che si avvera. Ho pregato molto Dio per questo, mettendo il processo nelle sua mani, Lui ascolta e risponde” ha dichiarato Nicole su Today.

Unimamme, voi cosa ne pensate di questa bella storia?

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