Cosa ci fa stare meglio? La nostra felicità o quella delle persone che ci circondano? E’ una domanda che l’uomo si pone da secoli e che oggi la scienza ha trattato per capire quale delle due pratiche ha i maggiori effetti, oltre che sull’umore, anche sulla nostra salute.
Uno studio pubblicato sulla rivista PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences), e condotto dalla psicologa dell’Università della Carolina del Nord, Barbara Fredrikson, ci illustra le differenze tra la felicità edonica, e cioè quella legata al proprio benessere, e la felicità eudemonica, cioè quella legata allo star bene delle persone che ci circondano.
L’altruismo migliora la salute di chi lo pratica, oltre la vita di chi lo riceve. I risultati di uno studio ci mostrano cosa accade al nostro corpo quando si cerca la felicità degli altri.
Ecco i benefici dell’altruismo su chi lo pratica
Lo studio della Dott.ssa Fredrikson, è stato condotto su 84 volontari, dimostrando che:
- le persone “edoniste“, quindi più attente alla felicità propria, hanno mostrato avere i geni connessi con diversi tipi di stato infiammatorio più attivi del 20% rispetto alla media;
- le persone altruiste invece hanno dimostrato di avere un sistema immunitario più efficiente del 30%.
L’altruismo ha quindi degli effetti molto impattanti sul nostro sistema immunitario e quindi potremo affermare che ci renda più forti rispetto alla possibilità del nostro corpo di ammalarsi.
Certo gli effetti del dedicarsi ed impegnarsi per la felicità degli altri non migliora soltanto il sistema immunitario e la nostra salute in generale, ma ci da anche la possibilità di liberarci dai pensieri ossessivi. Senza dimenticare la gratificazione, all’ auto-realizzazione e all’appagamento del senso di giustizia. Non possiamo quindi non sottolineare questo doppio aspetto positivo dell’altruismo e la sua pratica circa il bene che produce sia alla collettività sia quindi al soggetto altruista.
Di recente vi abbiamo proposto i dati dello psicologo Richard Weissbourd. Attraverso il suo studio il Dott. Weissbourd poneva l’allarme sulla società di oggi in cui il 96% dei genitori afferma di voler crescere figli che si prendano cura del prossimo, ma la realtà così non è nella pratica. I bambini stanno diventando troppo egoisti, un monito per genitori e insegnati per indirizzarli ad insegnare altruismo ed empatia.
Occuparsi degli altri influisce positivamente sulla nostra salute e longevità. Voi care Unimamme, come avete scelto di insegnare l'”altruismo” ai vostri figli?
(fonte: pnas)