Una neo mamma che stava facendo il bagno con il suo piccolo è stata cacciata dalla piscina pubblica Paolo Costoli di Firenze a causa del costume che indossava.
A raccontare la triste vicenda che risale allo scorso sabato è la consigliera comunale Miriam Amato, che in difesa della mamma cacciata dalla struttura ha fatto un appello ufficiale: “Chiedo all’assessore allo sport Vannucci di inviare una circolare alle piscine comunali per garantire il diritto alla balneazione delle donne con il burkini, perché è inaccettabile quello che è accaduto sabato alla Costoli, dove una donna araba è stata invitata ad uscire dalla piscina, mentre faceva il bagno col suo bambino“.
La Amato racconta che la mamma “è stata invitata dal bagnino a lasciare la piscina dei bambini, mentre faceva il bagno col suo figlioletto di neanche un anno. È stata una scena spiacevole e umiliante per la donna, che ha iniziato a giustificarsi di fronte a bambini increduli, spiegando che si trattava solo di un costume“.
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La Amato racconta di essere stata ascoltata dal bagnino solo dopo aver specificato di essere una consigliera comunale. Solo a questo punto il bagnino si è giustificato dicendo che l’ordine veniva dall’alto. Peccato che i suoi colleghi lo abbiano prontamente smentito, assicurando che si era trattato di una sua iniziativa personale. “Lungi da me di prendermela contro il bagnino – ha dichiarato la Amato – probabilmente non si era mai trovato davanti un burkini: chiedo però all’assessore allo sport di inviare una circolare alle piscine comunali, per informare che il burkini è un costume e come tale consente la balneazione alle donne che lo portano“.
E voi Unimamme come vi sareste sentite se vi avessero intimato di “spogliarvi” un po’ di più o di andarvene subito insieme al vostro piccolino?