Gioco d’azzardo tra gli adolescenti, la guida del Bambino Gesù contro la dipendenza.
Il gioco d’azzardo tra gli adolescenti è molto più diffuso di quanto si pensi e in giovane età può causare molto problemi seri, a cominciare dalla dipendenza. Per contrastarlo gli esperti terapeuti hanno lanciato l’allarme presso le famiglie, dando consigli su come affrontare la questione con i propri figli e superarla. Tra questi gli ci sono gli specialisti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, che hanno elaborato una guida con tutte le indicazioni utili su come scoprire i segnali della dipendenza e come aiutare i propri figli ad uscirne.
In Italia i dati sulla dipendenza dei minori dal gioco d’azzardo sono allarmanti: secondo gli studi IPSAD ed ESPAD del Consiglio Nazionale delle Ricerche, in il 33,6% degli under 18 italiani tenta la sorte con i ‘gratta e vinci‘ e frequenta le agenzie di scommesse. Spesso genitori ed educatori nemmeno se ne accorgono o non colgono la gravità del fenomeno. La guida del Bambino Gesù aiuta a riconoscere i segnali della dipendenza da gioco d’azzardo tra gli adolescenti e come intervenire
Gioco d’azzardo tra gli adolescenti, la guida contro la dipendenza
Tra le guide di “A scuola di salute“, pubblicate mensilmente dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, l’ultima la dipendenza dal gioco d’azzardo negli adolescenti, con i consigli per genitori ed educatori e gli strumenti per combatterla. La guda è stata realizzata dal Dottor Roberto Averna, dell’unità di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e si propone di approfondire le cause di un fenomeno che spesso non viene riconosciuto.
Il gioco d’azzardo consiste nello scommettere beni, il più delle volte denaro, sull’esito incerto di un evento futuro. Si trasforma in pericolosa dipendenza quando chi gioca perde la capacità di controllare volontariamente i propri comportamenti:
- non riesce più a stabilire e rispettare un limite di tempo e denaro da impiegare;
- ha la ricerca compulsiva dell’attività che genera piacere come unico scopo della giornata.
Questa forma di dipendenza non riguarda solo gli adulti, ma anche gli adolescenti e il rischio di diventarne vittime non si corre solo fuori casa, nei centri scommesse, nelle ricevitorie, in bar e tabacchi, che vendono gratta e vinci o hanno slot machine, ma anche in casa per via dei siti internet e delle app di gioco, sempre più numerosi e facilmente accessibili. Anzi, per gli adolescenti è più facile accedere al gioco d’azzardo online piuttosto che fuori casa, dove è vietato ai minori di 18 anni.
In alcuni casi la propensione al gioco d’azzardo può svilupparsi addirittura fin da piccoli, a causa di alcuni giochi per bambini apparentemente innocui ma che invece abituano all’azzardo e possono creare dipendenza.
La dipendenza da gioco è caratterizzata da elementi ricorrenti in tutte le dipendenze:
- il craving, il desiderio improvviso e incontrollabile di giocare;
- l’astinenza, sensazione di irrequietezza associata a sintomi fisici e psicologici se non si riesce a giocare;
- l’assuefazione, la necessità di aumentare progressivamente la quantità di tempo dedicato al gioco.
La caratteristica specifica dei giocatori patologici, poi, è il gambling, ovvero la tendenza a sovrastimare la propria abilità di calcolo delle probabilità e a sottostimare l’esborso economico che porterà ad una vincita.
Le cause della dipendenza da gioco d’azzardo sono differenti e possono derivare da fattori biologici, psicologici e ambientali o sociali, così come da una complessa interazione tra loro. Le cause variano, poi, da persona a persona.
Fattori biologici: i circuiti cerebrali dopaminergici guidano il comportamento verso quegli stimoli fondamentali per la sopravvivenza. Questi circuiti, tuttavia, vengono attivati anche durante un comportamento dettato da una dipendenza e da alcune sostanze. In questi casi, il sistema nervoso viene “ingannato” e risponde come se la sostanza e/o quel determinato comportamento fossero necessari alla sopravvivenza, innescando una coazione a ripetere.
Fattori psicologici: la scarsa capacità di autocontrollo, una caratteristica distintiva dell’adolescenza, sembra predisporre particolarmente allo sviluppo di dipendenze.
Fattori sociali: il contesto socio-economico in cui i ragazzi vivono, l’esposizione ad eventi stressanti e la familiarità con le dipendenze e con altre patologie psichiatriche sono fattori di rischio ambientali e sociali che possono sviluppare la dipendenza dal gioco d’azzardo.
La dipendenza da gioco d’azzardo negli adolescenti si può riconoscere prestando attenzione ai seguenti segnali:
- l’interesse continuo e l’assorbimento eccessivo per il gioco d’azzardo;
- le ridotte capacità di controllo sul tempo dedicato al gioco e desiderio di smettere ma senza successo;
- il disinteresse per lo studio e per le altre attività ricreative, con il conseguente calo della resa scolastica, le frequenti assenze ingiustificate;
- l’ansia, l’irritabilità, gli atteggiamenti aggressivi non motivati, i disturbi del sonno;
- l’insorgere di comportamenti fino a quel momento considerati inusuali come mentire ripetutamente o rubare in casa.
Per affrontare il problema, genitori e insegnanti dovranno informare e sensibilizzare i ragazzi rispetto al fenomeno, aiutandoli a comprendere i pericoli della dipendenza che possono essere molto gravi, ma senza utilizzare toni proibizionistici e giudicanti. Sarà necessario tenere sotto controllo il comportamento dei giovani più a rischio e iniziare interventi terapeutici specifici, come percorsi di psicoterapia individuale, nelle situazioni potenzialmente critiche.
Per uscire alla dipendenza dal gioco d’azzardo è fondamentale la motivazione del ragazzo e la sua adesione al percorso terapeutico, che è lungo e complesso, per questo motivo l’obiettivo primario è quello di creare un’alleanza con i giovani pazienti per rinforzarne la motivazione. La cura si basa su incontri di psicoterapia individuali, familiari o di gruppo e può prevedere anche alcune norme di comportamento, come l’allontanamento dai luoghi o dalle situazioni a rischio (sale scommesse, amicizie con cattive influenze).
Inoltre, possono essere prescritti farmaci che agiscono sulla compulsione (come gli antidepressivi di nuova generazione) o che stabilizzano il tono dell’umore (come il litio).
I casi più gravi, invece, verranno indirizzati ai cosiddetti SERD, i servizi socio-sanitari assistenziali dedicati al trattamento delle dipendenze.
Infine, l’Ospedale Bambino Gesù mette a disposizione un un indirizzo e-mail dedicato: iogioco@opbg.net, per chiedere informazioni sulla dipendenza da gioco d’azzardo negli adolescenti e ricevere l’aiuto degli specialisti di Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Pediatrico.
Per ulteriori informazioni rimandiamo alla pagina dedicata del sito web del Bambino Gesù.
Che ne pensate unimamme?
Vi ricordiamo che di recente l’OMS ha definitivamente riconosciuto la dipendenza da videogiochi come malattia mentale.