Evviva, ci siamo quasi, il primo trimestre è agli sgoccioli e tutti quei fastidiosi malesseri che ti hanno accompagnato fino a questo momento stanno scomparendo. Il valore del beta HCg, l’ormone della gravidanza, che è stato artefice degli stessi fastidi, inizia a stabilizzarsi facendo diminuire nausea e vomito. Ecco come cresce il tuo bimbo in questa settimana e cosa avviene al tuo corpo.
Sei raggiante e lo vedono tutti, è merito di questo stato di benessere difficile da spiegare da attribuire a quel piccolo scricciolo che cresce dentro di te. Vediamo cosa succede in questa settimana di gestazione.
Il tuo seno è sempre più florido ma allo stesso tempo più sensibile e dolorante, cerca di utilizzare, già da adesso, dei reggiseni adatti con spalline larghe e contenitivi in modo da alleggerire quel senso di peso che ti accompagna per l’intera giornata.
I tuoi capelli sono diventati più grassi e fai difficoltà a tenerli a bada, sempre colpa degli ormoni. Cerca di mangiare cibi sani, di bere almeno due litri di acqua e, soprattutto, di condurre uno stile di vita calmo e salutare. L’utero inizia a spostarsi in avanti smettendo di premere sulla vescia, dovresti iniziare ad avvertire meno di prima lo stimolo di andare in bagno.
Se fino a questo momento le continue nausee ti hanno fatto diminuire l’appetito da adesso in poi, visto e considerato che le nausee stanno scomparendo, comincerà ad aumentare, non cullarti del fatto che devi mangiare per due, in realtà così non è. Anzi, meglio evitare di ingrassare troppo in gravidanza per evitare di appesantirsi e creare complicanze sia a te che al tuo piccolo.
Questo l’aumento di peso medio giusto da prendere per ogni trimestre secondo i ginecologi:
ricorda però che, come abbiamo più volte detto, ogni gravidanza è diversa dalle altre pertanto la tabella di aumento del peso è del tutto indicativa.
Se noti una linea di pelle più scura tra l’ombelico e il pube, larga anche fino a un centimetro, non spaventarti è la cosiddetta “linea nigra”. Gli ormoni, in modo particolare gli estrogeni, aumentano la produzione di melanina e tu potrai, specialmente se di carnagione scura, vedere delle macchie scure sul tuo corpo, in modo particolare su
La “linea nigra” sparirà da sola nei primi mesi successivi al parto. Potrebbero apparire anche delle lentiggini, questo perché la tua pelle diventa più sensibile ai raggi ultravioletti del sole, per cui non esporti troppo agli stessi.
Se avverti bruciori di stomaco il consiglio è sempre lo stesso, pasti piccoli, leggeri e frequenti a base di fibre. Ricorda che lo zenzero può aiutarti a gestire questi bruciori di stomaco, prepara dei buoni biscotti e portali con te ovunque.
Il tuo piccolo sta diventando grande, è lungo dai 5 ai 6 centimetri e pesa circa 15 grammi. Si nutre ormai attraverso la placenta. I suoi organi sono ormai tutti perfettamente formati e funzionanti.
Le cellule nervose si moltiplicano molto velocemente e i muscoli cominciano a rispondere agli stimoli del cervello, potresti, infatti, attraverso un’ecografia, vedere il tuo bimbo aprire e chiudere le mani o piegare le braccia e ancora, addirittura, ciucciarsi il pollice. Da questa settimana anche il cordone ombelicale inizia ad aiutare la circolazione sanguigna.
I suoi genitali sono, ormai, ben visibili e, se il piccolo è messo “a favore di telecamera”, il ginecologo durante l’ecografia potrebbe scoprire il sesso del nascituro.
Non scordare di assumere l’acido folico, ovvero la vitamina B9, importante per prevenire deformità fisiche e per aiutare il corretto sviluppo del feto.
Un utile ausilio durante la gravidanza prima e nel momento del parto poi è, senz’altro, prendere parte a un corso di preparazione al parto, corso da fare insieme al futuro papà. Qui potrete condividere le vostre ansie e conoscere tante “dritte” utili per il resto della gravidanza nonché ricevere le indicazioni su come comportarsi durante il travaglio e nel momento topico del parto.
Tra l’11esima e la 12esima settimana di gravidanza, se vuoi, puoi sottoporti alla villocentesi, un esame invasivo che consiste nel prelievo dalla placenta di villi coriali, delle piccole propaggini che hanno lo stesso patrimonio genetico dell’uovo fecondato, e quindi dell’embrione.
L’esame, che si fa sotto costante controllo ecografico, consiste nell’introduzione, attraverso l’addome della mamma, di un ago sottile con il quale si preleverà una piccola quantità delle cellule dei villi coriali. L’indagine è indolore e dura pochi secondi e serve per venire a conoscenza di eventuali malattie genetiche come la talassemia e la fibrosi cistica e anche alcune malattie cromosomiche come la trisomia 21, meglio conosciuta come Sindrome di Down.