Care unimamme, spesso i nostri figli non dormono tutta la notte di file.
Abbiamo parlato diverse volte delle ore di sonno necessarie per i nostri figli, da quando sono neonati a quando sono diventati oramai adolescenti.
Crescendo infatti cambiano le esigenze e le abitudini. Sempre crescendo diversi i motivi che possono disturbare il loro sonno.
Gli esperti del Bambin Gesù hanno fornito un elenco molto utile di disturbi “fisiologici” e di fattori che possono influire sul sonno dei nostri figli.
Il sonno dei bambini: i motivi per cui può essere disturbato e come intervenire
Dormire bene equivale a crescere bene, dicono gli esperti. Il sonno nei bambini infatti serve a:
- ordinare quanto assimilato durante il giorno
- ricaricare l’organismo
- favorisce lo sviluppo cognitivo e l’apprendimento
Ma periodi di sonno difficile sono abbastanza comuni e non devono per forza spaventare.
Gli esperti del Bambino Gesù infatti spiegano che man mano che i bambini crescono diventano più consapevoli, conseguenza di un processo di maturazione mentale, e ciò può ad esempio provocare stati di ansia intorno ai 2 e 3 anni, legati molto spesso alla separazione dai genitori o al passaggio in un letto più grande. Ciò può favorire incubi e risvegli.
Un altro motivo, molto semplice, potrebbe semplicemente essere una giornata piena ed eccitante.
Importante in tali casi è l’intervento dei genitori, che devono intervenire per calmare e rasserenare il bambino.
Oltre a questi motivi legati allo sviluppo cerebrale e socio-emotivo dei bambini, altri i fattori che possono influenzare il sonno dei bambini:
- l’assenza protratta della mamma
- i denti
- l’inizio dello svezzamento
- eventi emotivamente forti come malattie o liti in famiglia
Può inoltre accadere che nella fase di passaggio dalla veglia al sonno i bambini abbiano paura di “lasciarsi andare” e quindi faranno fatica ad addormentarsi.
Per aiutare i bambini e rassicurarli in questa fase di passaggio possono essere utili 2 “trucchetti“:
- lasciare che portino a letto alcuni oggetti scelti dal bambino (un pupazzo ad esempio)
- accompagnarli con un un rituale da svolgere tutte le sere, che può essere ad esempio la lettura di una favola o il canto di ninna nanna.
Se invece i vostri figli soffrono di incubi o terrore notturno, questi due fenomeni spesso denotano sentimenti forti che il bambino prova:
- l’incubo può esprimere conflitti e ansie vissute durante il giorno. E’ importante ascoltare il bambino ed aiutarlo a superare le emozioni vissute.
- il terrore notturno consiste invece un risveglio del bambino in preda al panico, nel quale spesso i bambini urlano e si agitano e del quale però non hanno ricordo. Anche questo fenomeno può dipendere da emozioni vissute.
Se la regolarità delle abitudini relative al sonno o intervenire per calmare il bambino non dovessero portare ad un risultato accettabile dopo alcuni giorni, gli esperti consigliano di rivolgersi al pediatra che probabilmente consiglierà un colloquio con uno psicologo dell’età evolutiva.
E voi unimamme, come vi regolate per accompagnare i vostri figli verso un sonno tranquillo? Ricordiamo l’importanza di un sonno ristoratore per la salute di noi tutti, e in special modo dei bambini.
VIDEO: DISTURBI DEL SONNO DEI BAMBINI