Inizia il processo per i coniugi Turpin che hanno sequestrato per anni e torturato 13 figli.
Si è finalmente aperto il processo per i coniugi Turpin che hanno sequestrato per anni i 13 figli legandoli con le catene ai letti, torturandoi in molti modi.
Inizia il processo per i genitori che hanno segregato i figli
La vicenda è emersa quando, nel gennaio del 2018, una delle ragazze, Jordan, di 17 anni, è riuscita a scappare e a dare l’allarme, chiamando il 911.
I fatti si sono svolti a Riverside in California, in una casa dove i genitori, da anni, tenevano segregati 13 figli dai 2 ai 29 anni, facendogli soffrire fame e freddo, consentendogli di lavarsi una volta l’anno e a volte chiudendoli dentro le gabbie per punizione.
Quando la ragazza è riuscita a parlare con un operatore della polizia ha raccontato che i suoi fratelli e sorelle erano incatenati in casa.
Quando l’operatore le ha chiesto dove si trovasse lei ha risposto: “non lo so, non ero mai uscita prima d’ora”.
Nel corso della telefonata, durata 20 minuti, la ragazza ha spiegato: “i miei genitori ci picchiano, le mie sorelle adesso sono legate con delle catene”.
“Non so se qualcuno di noi abbia bisogno di cure mediche so che a volte non si respira, in casa, e che l’ultima volta che ho fatto il bagno credo sia stata un anno fa”.
La polizia è riuscita a localizzarla e a intervenire, scoprendo le violenze a cui erano stati sottoposti i ragazzi e riuscendo a liberarli.
La maggior parte dei figli non era mai andata a scuola, tutti erano denutriti, una delle ragazzine, di 11 anni, aveva le braccia come quelle di un neonato. I più piccoli non sapevano nemmeno cosa fosse la polizia o le medicine.
I coniugi, che inizialmente proclamavano la loro innocenza, ora rischiano una condanna a 25 anni.
Unimamme, cosa ne pensate di questo ultimo aggiornamento sulla vicenda di cui si parla sul Corriere?
Secondo voi i Turpin meriterebbero una pena più severa?
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