Partita l’indagine per stabilire le responsabilità nella tragedia di Julen.
Mentre i soccorritori lottano disperatamente per raggiungere il piccolo Julen, bloccato da più di 10 giorni in un pozzo di Totálan, a 20 km, da Malaga, è stata avviata un’inchiesta per stabilire come abbia fatto il piccino a cadere in un pozzo di 107 metri.
Tutto è iniziato domenica 13 gennaio mentre la famiglia di Julen si trovava a fare un barbecue sul terreno di proprietà di alcuni parenti della famiglia Rossellò.
Alle 13.57 di domenica 13 gennaio al 112 di Malaga è arrivata una telefonata da parte di una donna che diceva:”un bambino è caduto in un buco di circa 40 centimetri di diametro. Dovete salvarlo, la madre sta piangendo e urlando“.
La donna e suo marito stavano facendo una passeggiata quando hanno sentito le urla provenienti da una proprietà rurale.
Il proprietario del terreno e sua moglie, cugini della famiglia di Julen erano sotto shock, incapacitati a chiedere aiuto.
Lunedì scorso la Guardia Civil ha iniziato a interrogare i testimoni della disgrazia. Il padre di Julen ha riferito che lui stava guardando il figlio mentre la moglie faceva una telefonata.
L’uomo si era distratto solo qualche secondo per cercare un pezzo di legno da ardere quando una parente ha notato che il bambino era scappato.
José Roselló’, il papà del piccolo, ha provato a inseguire il figlio, ma quando era a circa 15 metri di distanza il bambino è scomparso. L’uomo ha cercato di rimuovere le pietre dal bordo del pozzo per raggiungere il figlio, ma naturalmente è stato inutile.
Il pozzo in cui è precipitato Julen serviva per cercare l’acqua. Sono stati interrogati sia il capo dell’azienda che ha eseguito le trivellazioni sia il proprietario della fattoria.
Entrambi avrebbero scaricato la colpa l’uno sull’altro.
Antonio García, a capo della Triben Drilling che ha eseguito lo scavo ha riferito di aver ricoperto il pozzo. Dalle immagini dell’incidente ha notato però che il terreno sembrava essere più basso.
Fonti del governo regionale andaluso sostengono che le trivellazioni non avessero i permessi necessari.
Unimamme, cosa ne pensate di quanto emerso dalle prime indagini riportate su El Pais?
Ora ciò che conta è trovare Julen, ma presto qualcuno dovrà prendersi le reponsabilità di quanto accaduto.