Conosciamo gli innegabili pregi dell’allattamento al seno, ma la scienza continua a indagare per approfondire il legame tra mamma e figlio che passa anche per questo aspetto.
Composizione del latte materno e stress: uno studio indaga
Oltre ai poteri a livello di immunologia, ecc… il latte contiene anche l’ormone dello stress, il cortisolo.
Questo è un importante regolatore dell’umore e della crescita. Esso dirige le energie rendendo il grasso più vitale durante la crescita e lo sviluppo.
Per condurre questo studio portato avanti dal Liggins Institute sono state considerate:
- 650 mamme
- i loro bimbi avevano dai 3 ai 4 mesi
I risultati hanno evidenziato che i livelli di cortisolo e di cortisone sono più alti nelle mamme che:
- hanno partorito con taglio cesareo
- non hanno un partner a casa
Una delle ricercatrici, Shikha Pundir, commenta: “questi risultati testimoniano che ci sono cambiamenti emotivi e biologici reali da affrontare per le mamme che affrontano un cesareo e che non hanno completo sostegno per occuparsi del figlio.”
La scienziata spiega che questi ormoni non sono “cattivi”, un certo quantitativo è necessario per stimolare uno sviluppo sano. Quanto però, non è stato ancora definito.
Studi sugli animali hanno mostrato che il cortisolo nel latte della mamma influenza il temperamento dei figli. Secondo studi sui roditori il cortisolo durante la maternità incoraggia la prole.
Infine, studi sui primati mostrano che alti livelli di cortisolo nel latte rendono le scimmie più irritabili, stessi risultati si notano in ancora pochi studi umani.
Pundir sottolinea che il loro studio dimostra che la biologia materna e l’ambiente sociale possono modificare la composizione del latte.
Il professor Cameron-Smith, a capo della ricerca, conclude sottolineando l’importanza di fornire sostegno alle mamme.
“Avere un bimbo e allattarlo può essere difficile e stressante, da questa ricerca emerge che la mamma può trasmettere lo stress al bimbo, aspetto che può avere effetti negativi a lungo termine sulla sua salute.”
Unimamme, voi cosa ne pensate di questi risultati riportati su The University of Auckland? Come avete vissuto la maternità?
Avete ricevuto sostegno?
Noi vi lasciamo con i fattori fisici e psicologici che influenzano l’allattamento al seno.