L’incontinenza dopo il parto è un problema che affligge molte donne in tutto il mondo, specialmente quelle che hanno avuto diverse gravidanze. Un trattamento innovativo può risolverla.
Con il tempo i tessuti pelvici si rilassano e non contengono più lo stimolo della pipì. Soprattutto quando si è ancora giovani è un problema molto fastidioso e imbarazzante, che limita la vita.
Tuttavia la testimonianza di un rimedio molto efficace per risolvere questo problema che non è affatto irreversibile può aiutare.
Incontinenza dopo il parto: chi colpisce e come trattarla
Se siete delle donne sportive, sempre in movimento, che frequentano la palestra con regolarità, tra corsi per tonificare il corpo e pilates, non dovreste avere problemi di incontinenza per lungo tempo; né dopo il parto né in età avanzata. Il vostro pavimento pelvico, infatti, è allenato ed elastico.
Per pavimento pelvico si intende quell’insieme di muscoli e legamenti che sostengono gli organi pelvici, vescica, uretra, vagina, utero e retto, mantenendoli in posizione corretta. Quando questi muscoli perdono di elasticità e tono può diventare difficile contenere lo stimolo della minzione e verificarsi l’incontinenza.
L’incontinenza, seppur taciuto, è un problema comune a molte donne dopo il parto, specialmente quando hanno avuto diversi parti vaginali, gemellari e con episiotomia.
Non tutte le donne ne sono consapevoli e per alcune può essere un vero trauma. Se un po’ di incontinenza può essere normale nel periodo immediatamente successivo al parto, in attesa che gli organi pelvici ritornino alla loro condizione normale, purtroppo ci sono dei casi in cui questo problema persiste.
Il trattamento fisioterapico per il pavimento pelvico che risolve il problema dell’incontinenza post-parto
Un aiuto per superarlo ci viene, tuttavia, dalla scienza medica e da un trattamento innovativo: si tratta di una stimolazione elettrica per rieducare il pavimento pelvico.
Lo ha provato una donna inglese, Gillian Harvey, che vive in Francia, e nonostante sia mamma di 5 figli, di cui 4 nati con parto vaginale incluso un parto gemellare, e un’episiotomia non ha nessun problema di incontinenza. Ha infatti voluto raccontare la sua esperienza al quotidiano britannico Guardian.
Sottoporsi a questo tipo di trattamento all’inizio è piuttosto imbarazzante, racconta questa donna, ci si deve spogliare completamente ed è previsto l’inserimento di una specie di sonda nella vagina che trasforma in segnali elettrici visibili su uno schermo la capacità di contrarsi e forza dei muscoli pelvici. Se all’inizio la sensazione è di disagio, poi però i benefici iniziano a vedersi già dopo poche sedute, avendo capito le modalità corrette di contrazione e rilassamento.
Questo strumento, come si può vedere nel sito dell’Ospedale Cristo Re, aiuta a prendere coscienza della zona di cui parliamo.
Il trattamento è proseguito poi con alcune sedute di stimolazione elettrica. Anche in questo caso può essere imbarazzante e fastidioso, ma fa parte della procedura e alla fine ha la sua utilità.
Il problema generale è che c’è poca consapevolezza sulla disponibilità di soluzioni a un problema diffuso. In generale le donne sono poco informate sull’incontinenza causata dalla gravidanza e spesso sono quasi costrette ad accettarla, senza che si intervenga sul serio per correggerla.
Anche da noi la terapia fisioterapica viene prevista, oltre agli esercizi pelvici o ai trattamenti chirurgici per i casi più gravi.
Sulle possibili cause dell’incontinenza in gravidanza c’è anche la diastasi addominale: la patologia delle mamme di cui non si parla abbastana.
E voi unimamme la conoscevate?