Influenza e vaccini: 10 risposte alle domande piu’ importanti

vaccino Care unimamme, torniamo a parlarvi del vaccino anti-influenzale, poichè i casi sospetti aumentano, così come il rischio psicosi.

Il Ministero della Salute, sta ricevendo, come è giusto e prevedibile, migliaia di domande, alle quali sta rispondendo, soprattutto per le persone ancora interessate, perchè magari nelle categorie maggiormente a rischio, a vaccinarsi.

Ecco quindi 10 cose che è utile sapere prima di effettuare la scelta, con particolare attenzione ai bambini, alle donne incinta e in allattamento:
1) QUANDO NON VACCINARE?

  • si è allergici a qualche componente del vaccino,
  • si ha la febbre alta,
  • si è neonati fino a 6 mesi.

2) SE SI E’ IN ALLATTAMENTO o se si è RAFFREDDATI?

o se si hanno malattie di lievi entità che non incidono sul sistema immunitario ci si può vaccinare.

3) QUALI I RISCHI DI REAZIONE AI VACCINI?

Gli effetti collaterali più frequentemente registrati (dopo 6-24 ore) sono:

  • rossori, gonfori, indurimento della pelle nella zona in cui è avvenuta l’iniezione del vaccino e durano in media due giorni
  • lievi sintomi influenzali.

4) QUALI I RISCHI PIU’ SERI?

E’ molto bassa la frequenza di reazioni gravi (per cui è necessario andare al pronto soccorso)  o la morte: 2,6 casi ogni 10 mila dosi di vaccino (secondo il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie degli Stati Uniti)

5) QUALI I RISCHI DELL’INFLUENZA?

Secondo il Ministero della Salute le complicanze dell’influenza, soprattutti per alcuni soggetti, sono:

  • polmoniti batteriche,
  • peggioramento di malattie preesistenti (esempio il diabete, malattie immunitarie o cardiovascolari e respiratorie croniche , ecc.)
  • otiti e sinusiti soprattutto nei bambini.

Si stima che ogni anno muoiano circa 8mila persone a causa delle conseguenze dell’influenza.

6) QUALI LE CATEGORIE DI PERSONE A RISCHIO?

Il vaccino antinfluenzale viene consigliato soprattutto a:

  • persone con più di 65 anni di età
  • persone, incluse i bambini maggiori di 6 mesi, affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza.

Circa i bambini, è importante riportare quanto indicato: “L’inserimento dei bambini sani di età compresa tra 6 mesi e 24 mesi (o fino a 5 anni) nelle categorie da immunizzare prioritariamente contro l’influenza stagionale è un argomento attualmente oggetto di discussione da parte della comunità scientifica internazionale, soprattutto a causa della mancanza di studi clinici controllati di efficacia. L’offerta di vaccinazione è raccomandata dalla Sanità Americana e Canadese e da pochi paesi della Comunità Europea (Gran Bretagna, Finlandia, Ungheria e Malta), ma i dati di copertura vaccinale finora raggiunti non consentono di valutare l’impatto di tale intervento. Pertanto, non si ritiene necessario promuovere programmi di offerta attiva gratuita del vaccino influenzale stagionale ai bambini che non presentino fattori individuali di rischio.”

7) E IN GRAVIDANZA?

Il vaccino viene consigliato anche alle donne nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza, perché le complicanze di un’influenza potrebbero portare al rischio di:

  • parto prematuro
  • basso peso alla nascita.

Il vaccino inoltre è attivo anche sul neonato fino ai 6 mesi.

8) QUANDO FARE IL VACCINO E PER QUANTO COPRE?

Il vaccino dovrebbe essere somministrato tra metà ottobre e fine dicembre, e la copertura inizia dopo 2 settimane e dura almeno un anno.

9) CHE FARE SE SI HA UN EFFETTO AVVERSO?

Se si ha una manifestazione indesiderata dopo la vaccinazione occorre informare subito il medico che ha somministrato il vaccino, il quale è obbligato a fare immediatamente la segnalazione all’Aifa, Agenzia italiana del farmaco.

10) QUANTE LE SEGNALAZIONI IN ITALIA?

Secondo i dati resi noti dall’Aifa, nell’anno 2012/201 sono state 285, di cui il 16,8% gravi.

Care unimamme, questi i principali consigli degli esperti, che ne pensate? Avete altre domande? Ponetecele e faremo ricerca per voi!

 

Fonte: Ministero della Salute

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