I minatori che devono scavare l’ultimo pezzo di tunnel per raggiungere Julen sono pronti.
Il salvataggio di Julen, caduto in un pozzo di 107 metri domenica 13 gennaio, sta per arrivare a una svolta.
Il tunnel parallelo al pozzo in cui si trova il bambino è ormai pronto, è stato terminato il rivestimento coi tubi. Attualmente si sta procedendo ad aggiungere 12 metri di tubi all’imboccatura del tunnel nel quale i minatori dovranno scendere e a riempire lo spazio vuoto attorno a questo cilindro per creare la piattaforma di accesso.
Alle 9 del mattino i membri della Brigada de Salvamento Minero di Hunosa sono arrivati sul posto, pronti a scendere e scavare a mano gli ultimi metri che li separano da Julen.
Si tratta di un gruppo di 8 uomini , un’équipe di élite, che dovranno portare a termine la fase più delicata.
“Se c’è qualcuno in grado di salvare quel bambino sono loro” dichiara convinto Celso González, un ex minatore della brigata.
I membri della brigata alternano un mese di lavoro in miniera e un altro facendo pratiche di arrampicata, immersioni, ecc…da tutti sono considerati eroi.
A ogni modo, non appena sarà terminata la sistemazione degli ultimi 12 metri di tubi i minatori entreranno in azione, se non ci saranno altre difficoltà le loro operazioni dovrebbero iniziare in mattinata.
La discesa verrà effettuata con una struttura creata appositamente da un fabbro di Alhaurín de la Torre la settimana scorsa. Ha un diametro di 1,05 metri metri e un’altezza di 2.5 Pesa infine 300 kg.. Questa capsula verrà sostenuta da una gru.
Gli 8 minatori dovranno lavorare a turni, in ginocchio o sdraiati usando pale e martelli pneumatici ad aria compressa.
Indosseranno maschere e rilevatori di ossigeno e saranno in contatto con gli altri soccorsi via telefono.
Inizieranno quindi a scavare per 4 metri orizzontalmente ma con un’inclinazione, a 72 metri di profondità.
Si stima che occorreranno, dall’inizio dei loro lavori, altre 24 ore.
Unimamme, cosa ne pensate della situazione riportata da El Pais?