Antonio Ciontoli, già condannato per l’omicidio di Marco Vannini ora è nuovamente indagato.
Unimamme, ci sono nuovi guai legali per Antonio Ciontoli, l’uomo che, forse ricorderete, è stato giudicato responsabile della morte di Marco Vannini, fidanzato della figlia.
Marco Vannini: il suo omicida ancora nei guai con la giustizia
Ciontoli, sottoufficiale della Marina arruolato nei servizi segreti è stato convocato dai magistrati e sentito nella caserma dei carabinieri di Sangallo a Civitavecchia.
Ora l’uomo è indagato per minacce nei confronti di un cittadino che ha rilasciato una testimonianza sul caso Vannini in televisione.
Il signore sulla sessantina che è stato minacciato da Ciontoli ha rilasciato la segunte dichiarazione a Quarto Grado: “ero sul tratto della via Aurelia nell’estate 2014, poco prima di Castel di Guido, su una discesa e per una trentina di secondi una macchina dietro mi voleva tagliare la strada abbagliandomi».
Sempre l’automobilista ha aggiunto: “ho rallentato un po’ perché pensavo fosse alterato da qualche sostanza ma quando mi ha accostato e io ho abbassato il finestrino lui, con viso molto duro senza dire niente, mi ha puntato la pistola. L’ho riconosciuto subito poi appena l’ho visto in tv. Era il signor Ciontoli».
Così Ciontoli è stato interrogato per 2 ore in caserma e ora è indagato per minaccia aggravata.
Ciontoli è stato condannato, in secondo grado, per omicidio colposo per l’omicidio di Marco Vannini, il ragazzo di 20 anni fidanzato di sua figlia Martina.
La recente riduzione della pena da 14 a 5 anni ha suscitato molto scalpore e veementi proteste, soprattutto da parte della famiglia della vittima. Secondo quanto ricostruito il proiettile che causò la morte di Marco Vannini venne esploso accidentalmente da Ciontoli, ma nel corso dei mesi e anni successivi questa vicenda si arricchì di rivelazioni, bugie, ecc…
Unimamme, voi cosa ne pensate di questa nuova imputazione nei confronti di questa persona di cui si parla su Il Messaggero?