L’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ha organizzato lo scorso febbraio un Open Day presso l’incubatore di Peccioli dove ha presentato una grande innovazione nel mondo della robotizzazione: nell’ambito del progetto europeo “Robot-Era”, 3 sistemi robotici avanzati capaci di cooperare e interagire sia tra loro che con le persone bisognose di aiuto, come gli anziani.
A “testare” questi sistemi robotici c’erano gli anziani dell’associazione “Neurocare” di Pisa che sono rimasti positivamente sorpresi sia dalle funzioni svolte che dall’aspetto di questi robot, che risultano essere amichevoli e rassicuranti.
Il progetto Robot Era riguarda 3 piattaforme robotiche in grado di operare in tre ambiti diversi
- domestico: il robot aiuta a fare la spesa online e a sistemarla in dispensa, raccoglie la spazzatura, somministra le medicine al giusto orario, dà sicurezza tra le mura domestiche e via dicendo
- condominiale: vigila e svolge mansioni di portierato
- esterno: aiuta le persone per tutte le attività accompagnandole nei loro giri quotidiani (andare a fare la spesa, recarsi in posta, buttare la spazzatura, ecc.) o per una semplice passeggiata.
Gli studi sulla sperimentazione di questi sistemi robotici si concluderanno nel 2015 quando altre persone anziane potranno provare la loro versione riveduta e corretta che risultano già soddisfare le esigenze della stragrande maggioranza delle persone, questa volta sarà possibile testarli in ambienti reali e non più all’interno dell’incubatore di Peccioli.
Il coordinatore di Robot-Era, Filippo Cavallo, ricercatore della Scuola Superiore della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa sostiene che il progetto “si pone in ultima analisi l’ambizioso obiettivo di accelerare lo sviluppo e incrementare la diffusione dei servizi robotici per gli anziani, dimostrando non soltanto la fattibilità tecnica e scientifica, ma anche affrontando gli aspetti legali, etici, sociali ed economici che possono portare a un concreto sviluppo di un mercato della robotica di servizio, settore in cui la ricerca italiana si pone come leader e che è in grado di coordinare gruppi internazionali. Le potenzialità e il mercato della robotica di servizio sono amplissimi e, in un futuro che riusciamo già ad immaginare, nelle nostre case entreranno altri robot, per compiere servizi che non si limitano certo alla pulizia domestica e che nascondono tecnologia particolarmente avanzata, frutto dell’impegno di tanti giovani ricercatori che a ‘Robot-Era’ stanno lavorando con impegno scientifico ma anche con un impegno e una passione fuori dal comune”.
Non ci resta che attendere e vedere.
E, scusate se smorzo l’entusiasmo, questi robot riusciranno anche a dare “calore umano” alle persone anziane e sole che spesso ricorrono alla ricerca di badanti anche solo per avere un po’ di compagnia?
Care unimamme, voi cosa ne pensate?