Una mamma sieropositiva ha potuto accogliere un figlio sano con parto naturale.
In Liguria la sanità ha stabilito un primato molto positivo: si tratta del primo bambino venuto alla luce con parto naturale da una mamma sieropositiva.
La storia che vi stiamo raccontando ha avuto inizio quando una studentessa di origine sudamericane, poco più che ventenne, ha scoperto, a inizio gravidanza, di essere sieropositiva.
Lei non lo sapeva, probabilmente aveva contratto la malattia da un ex fidanzato.
La giovane però non si è lasciata abbattere dalla diagnosi e ha chiesto se il figlio avrebbe potuto nascere sano e nel modo più naturale possibile.
E così è stato, perché suo figlio è il primo ad essere nato in Liguria senza parto cesareo da mamma sieropositiva.
“Un risultato che in passato era impensabile ma da oggi potrà essere considerato sempre più normale: seguendo i protocolli medici previsti a livello internazionale, azzerando con le terapie il livello di Hiv nel sangue, il rischio di infezione per il neonato si abbatte” ha spiegato il primario dell’Ospedale San Martino, Claudio Gustavino. Il medico ha aggiunto: “se la donna accetta di seguire i passi necessari , a fronte dei rischi che un intervento chirurgico comunque comporta, il parto vaginale anche in caso di donne sieropositive, può perfino essere preferibile“.
Il piccino ha passato i 6 mesi di monitoraggio per certificare la sieronegatività e questi sono scaduti alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Aids.
A seguire la mamma, nel suo percorso sono stati i migliori specialisti di Ostetricia e Ginecologia, diretta da Claudio Gustavino, neonatologia (Cesare Arioni) e malattie infettive (Claudio Viscoli, insieme all’infettivologo Antonio Di Biagio).
Unimamme, cosa ne pensate di questa bella storia di speranza di cui si parla su Il secolo XIX?
Noi vi lasciamo con l’allarme disinformazione sull’AIDS da parte dei giovani italiani.