Domenica prossima, 26 maggio, per tutti i bambini e le mamme che si troveranno a Roma segnaliamo un’occasione davvero interessante, utile, divertente ed educativa.
Un abuso di aggettivi? No, se vi aspetta l‘Ospedale dei pupazzi!
Cosa è l’ospedale dei pupazzi? Si tratta una ricostruzione diverte (ma competente!) dell’ambiente ospedaliero. Un luogo colorato in cui i bimbi portano a fare visitare, curare o vaccinare i loro amici peluche che vengono assistiti da tanti “pupazzologi” in camice bianco e stetoscopio rigorosamente al collo.
Chi sono i pupazzologi? I giovani e volenterosi ragazzi che fanno parte del SIMS: Segretariato Italiano degli Studenti di Medicina. In questo caso l’iniziativa è curata dagli studenti dell’Ospedale Sant’Andrea di Roma.
Perchè è utile per i nostri bambini? Leggiamo sulla pagina ufficiale del SIMS, dedicata all’iniziativa, che si svolge periodicamente su tutto il territorio nazionale: “Molti bambini in età prescolare dimostrano paura nei confronti di medici, ospedali e strumenti diagnostici. Quest’emozione è in genere da ascrivere ad un ambiente poco accogliente, l’attitudine del personale medico e paramedico (compresa il loro modo di vestire), la mancanza di strumenti e tecniche che siano specifici per i bambini ed attirino la loro attenzione. Questo, oltre al disagio del bambino, determina lo sviluppo di un rapporto di tensione con il medico che può addirittura influire sulla qualità del trattamento, che potrebbe avere ripercussioni sull’individuo adulto.”
Quali sono gli obiettivi?
- aiutare i bambini a superare le loro paure nei confronti dell’ambiente ospedaliero;
- valorizzare la figura del pediatra, rendendolo un medico della prevenzione e della corretta evoluzione;
- l’instaurazione di un buon rapporto e l’acquisizione di maggiori capacità comunicative tra bambino e medico, ponendo cosi le basi per un solido rapporto di fiducia;
- dare l’opportunità agli studenti della facoltà di medicina di conoscere meglio la pediatria;
- dare ai bambini le nozioni fondamentali di: educazione alimentare, igiene dentale, “hand washing”, corretto utilizzo dei farmaci (posologia e tempi di somministrazione)
Che cosa c’è nell’ospedale dei pupazzi? Lo spiega Cecilia Berardi, una delle giovani studentessa di Medicina e chirurgia e componente del SISM: “Dai cerotti alle pinze, le tutine da sala operatoria con tanto di mascherina, i fonendoscopi (per sentire il cuore del peluche), microscopi, bilance, ago e filo per i pupazzi un po’ più vivaci… Ma abbiamo lasciato lo spazio anche alla fantasia! Quindi, per esempio, delle mollette colorate possono diventare gli elettrodi per creare un elettrocardiografo…Inoltre, grazie alla silenziosa collaborazione del pupazzo, ne’ punture ne’ prelievi saranno più visti come momento di terrore: sono quasi certa che non si lamenterà del pizzico.”
A che ora e dove? L’appuntamento con l’Ospedale dei pupazzi è per il pomeriggio di domenica 26 maggio al Veio Sporting Club in via di Grottarossa 1148.
L’ingresso è libero e…non scordate Teddy! 🙂