La 18enne Lucia Vignali ha lanciato un appello su Facebook per ritrovare la sua mamma. Le diamo una mano?
«Aiutatemi a trovare mia madre». Questo l’appello lanciato da Lucia Vignali su Facebook per ritrovare la donna che l’ha data alla luce 18 anni fa e che poi ha deciso di darla in adozione.
Grazie al potere della rete, Lucia ha subito ottenuto un riscontro: «Dopo poche ore mi ha risposto una signora, faceva la volontaria in ospedale quando sono nata e mi ha raccontato che nei miei primi giorni di vita mi ha accudito e mi dava il latte» ha raccontato la giovane al Resto del Carlino.
«Ho sempre desiderato conoscere mia mamma – ha raccontato Lucia – E devo dire di essere fortunata perché i miei genitori adottivi non mi hanno ostacolata, anzi mi stanno vicina e mi assecondano. Ho compiuto 18 anni l’11 aprile scorso, sono maggiorenne ed ora vorrei sapere chi è mia mamma».
Lucia sa di essere stata adottata da diversi anni perché i suoi genitori adottivi non le hanno mai nascosto nulla. Anzi, è stato grazie a suo padre che Lucia ha potuto parlare con un avvocato che le ha spiegato che avrebbe dovuto attendere di compiere 25 anni prima di chiedere ufficialmente di poter avere un contatto con la madre naturale.
E così, grazie a un semplice appello su Facebook, Lucia ha scoperto come e dove ha passato i suoi primissimi giorni di vita: «Sono nata all’ospedale Infermi di Rimini nel 2000. Poi mi hanno portato nella casa famiglia di San Lorenzino dove sono rimasta fino al 7 giugno, infine mi hanno dato in adozione e mi sono trasferita a Borgo Val di Taro. Purtroppo non so altro».
Non è molto, ma è già qualcosa per Lucia, che ascoltando i racconti di quella donna non ha retto all’emozione: «Mentre la signora raccontava i miei primi giorni di vita di cui ovviamente non ricordavo nulla, mi veniva da piangere».
LEGGI ANCHE: Coppia riesce ad adottare un bambino grazie a Instagram (e a un’idea geniale)
Purtroppo la donna non le ha potuto fornire il nome della mamma, non avendo mai avuto accesso a questo tipo di informazioni. Ma una cosa, Lucia, è riuscita a scoprirla: «Quando arrivai nella casa famiglia avevo per cognome Olmi. Non so altro. Spero che altri mi contattino».
Che dite, Unimamme, diamo una mano a Lucia diffondendo il più possibile questo suo appello disperato e dolcissimo? Condividete questo articolo, specialmente se siete di Rimini o conoscete qualcuno della zona. Chissà che la storia di Lucia non abbia un meraviglioso lieto fine…