La mommy blogger Brianna Valenti teneva un diario on line sul mondo delle madri, ma nella vita reale ha compiuto un gesto terribile.
Sul suo blog elogiava alla pazienza e alla calma e diceva che svegliarsi ogni giorno con la piccola Raelynn Rose di 2 anni era una “benedizione“. Peccato che la realtà si sia ben presto rivelata un’altra, come si legge sul Sun: Brianna avrebbe infatti scosso la piccola fino a provocarne la morte.
La donna di Grand Island nello Stato di New York – già mamma di una bambina di 5 anni – ha compiuto un gesto indicibile con una furia cieca, anche se non si ancora il motivo.
L’unica cosa che per il momento è emersa è che nel pomeriggio di 10 settembre, Brianna sola in casa con le due figlie avrebbe picchiato in maniera selvaggia la più piccola e quando si è resa conto di ciò che aveva fatto, ha chiamato il fidanzato per avvisarlo che la figlia aveva dei problemi di respirazione ed era svenuta.
La piccola, trasportata in ospedale, è stata subito ricoverata nell’unità di terapia intensiva in condizioni disperate: i medici hanno fatto l’impossibile per salvarla, ma dopo diversi giorni di agonia la piccola è morta.
Non era comunque sfuggito ai dottori che la piccola non si trovasse in quella situazione per caso ed hanno avvertito la polizia. Nel giro di 24 ore gli investigatori hanno inchiodato Brianna e l’hanno arrestata con una cauzione di 150mila dollari. La sua posizione, ovviamente, si è ora aggravata con la morte della piccola.
Il suo blog “Weird, Wicked & Wild“, creato “dalle donne per le donne” aveva creato un mondo che non corrispondeva alla realtà.
Non sappiamo che cosa abbia scatenato la sua furia, ma probabilmente era una persona che andava aiutata. Non la stiamo giustificando, ma magari non era la prima volta a doversi confrontare con problemi di rabbia. Forse se tutti si fossero accorti di qualcosa, ora ci sarebbero “solo” una madre in terapia e una bimba di 2 anni ancora viva.
E voi unimamme cosa ne pensate?
Intanto vi lasciamo il post che parla di genitori che chiedono giustizia per il figlio picchiato dalla baby sitter.