Oggi si sono svolti i funerali di Nadia Toffa, la giornalista delle Iene morta il 13 agosto scorso a causa di un tumore al cervello.
Nadia Toffa: il funerale a Brescia
Il feretro di Nadia Toffa è arrivato questa mattia presso il Duomo di Brescia accompagnato da un lungo applauso.
Da tutta Italia sono arrivate moltissime persone per dare l’ultimo saluto alla nota iena che ha combattuto fino alle fine una battaglia che ha condiviso sui social.
Alcune persone sono arrivate in bus fin da Taranto, viaggiando per tutta la notte pur di essere presenti. “Siamo qui per rendere omaggio all’onestà di Nadia che ci ha insegnato a lottare a testa alta senza paura“ hanno detto i presenti.
Al funerale c’erano anche gli amici del minibar di Tamburi, quartiere di Taranto dove c’è l’Ilva. La giornalista incontrò i ragazzi del minibar durante un servizio sull’Ilva.
“Fu lei che vedendo quella maglietta che ebbe l’idea e, negli anni, siamo riusciti a raccogliere 700 mila euro e abbiamo aperto un reparto oncologico pediatrico. Senza di lei non sarebbe stato possibile”.
Gli amici si riferiscono alle magliette con la scritta: “jesche pacce pe te” che in tarantino significano: “esco pazzo per te”, tramite le quali sono stati raccolti i fondi.
Come vi avevamo accennato in precedenza, a celebrare i funerali è stato Padre Maurizio Patriciello dalla Terra dei Fuochi.
“Nadia ha avuto fame e sete di giustizia dove ci sono i più bistrattati, nella terra dei fuochi Nadia era dalla parte dei più deboli. Nadia, tu sei stata amata perché hai amato la verità e hai fatto del tuo lavoro una missione, come dovremmo fare tutti”.
Nell’omelia Don Maurizio ha aggiunto: “per me oggi celebrare questa messa è molto difficile ma noi abbiamo un debito di riconoscenza nei confronti di questa ragazza. Nadia non si è vergognata della sua malattia, qualcuno non lo ha compreso. Come si fa a comprendere una ragazza bella e sveglia che dice ‘porto una parrucca’? “Lei ha avuto il coraggio di dire questa è una parrucca. Nadia, hai raccontato la tua paura, le tue speranze, la tua è stata vita sino all’ultimo respiro. Hai capito che la vita è vita anche quando si fa pesante.
“Sei stata coraggiosa e umile, sei stata una ‘iena’, ma anche una colomba. Sei stata forte, ma a me non me la dai a bere, sei stata forte ma anche così fragile, sei stata una donna amante della giustizia. Sei stata capace di mettere l’Italia sotto sopra, l’Italia in subbuglio in questi giorni, sei stata capace di unire nord e sud, la terra dei fuochi con Brescia, sei entrata nel cuore di tutti. Ma non perché andavi in tv. Nadia non è stata solo apprezzata e stimata, ma è stata amata, il che è tutta un’altra cosa”.
La nipote di Nadia Toffa, a sua volta, ha letto un discorso molto commovente: “Non voglio ricordare la ‘Iena’ che tutti conosciamo o la guerriera ma la mia cara zia, che aveva fiducia in me, che mi rincorava e che trovava sempre tempo per darmi consigli e tanto tanto sostegno. Avrei voluto godere di più del tuo amore, mi ripeteva sempre di essere forte e di sorridere alla vita perché è sempre bella e io lo farò per lei. Cara zia Nadia, rappresenti per me un modello di donna straordinaria, molto molto coraggiosa, sono fiera di essere tua nipote e spero di somigliarti un pochino”.
Il vescovo di Brescia, Pierantonio Tremolada, ha commentato: “In punta di piedi ma con sincero affetto vorrei farmi vicino ai familiari di Nadia Toffa, condividere nella speranza per quanto mi è possibile il loro grande dolore. Mi affianco ai suoi colleghi di lavoro e alle tante persone che l’hanno conosciuta, per rendere onore al suo indomito coraggio, al suo sorriso gentile, alla sua lotta contro la disonestà, ma sopratutto la sua passione per la vita, la vita vera“.
Tra i colleghi Giulio Golia ha detto: “Siamo una famiglia, l’abbiamo vista arrivare, sgomitare, era la mia famiglia”.
Un altro collega, Matteo Viviani, ha aggiunto: “Quando è tornata in video ho provato stupore e ammirazione per come ha reagito davanti a quello che aveva“.
Infine il collega Enrico Lucci ha dichiarato: “La gente l’amava perché era autentica e l’ha capito. Se c’è una cosa che va valorizzata di Nadia è che, in un’epoca come questa, piena di odio, di senso di rivalsa, di cattiveria e di rabbia esplosiva Nadia, organizzandosi bene e documentandosi ha convogliato tutta questa avversità in qualcosa di concreto”.
Unimamme, cosa ne pensate delle molteplici reazioni alla morte di Nadia Toffa di cui si parla su Il Fatto Quotidiano?