Un insegnante italiano tra i finalisti del prestigioso premio Global Teacher.
Giuseppe Paschetto, docente di matematica della scuola media di Mosso, in provincia di Biella, è già un orgoglio nazionale perché in lizza per il Global Teacher Prize 2019 a cui partecipano migliaia di insegnanti da tutto il mondo.
Questo professore, che da 35 anni insegna alla secondaria Garbaccio di Mosso, è tra i 50 finalisti del premio organizzato dalla Varkey Foundation che assegna 1 milione di dollari all’insegnante più meritevole.
Paschetto insegna Scienzattiva e MathEmotion: quando deve parlare di astronomia accompagna gli alunni a vedere le stelle, non usa la cattedra ed è riuscito ad eliminare i compiti in classe.
Ha convinto i colleghi ad utilizzare il FIL (La felicità interna lorda) della scuola e per le pagelle di fine anno ha inventato la “valutazione condivisa“: per la valutazione finale in pagella usa la sua più quella dei compagni.
Paschetto ha voluto rendere i suoi giovani studenti consapevoli e attivi a livello sociale. Nel corso degli anni si è adoperato per le fontanelle alimentate a energia UV installate nelle zone verdi dei dintorni, un percorso ecologico con cartelli educativi e una “biblioteca del parco”.
Insieme ai suoi alunni ha partecipato all’operazione “Salviamo l’isola Budelli”. Una sua classe decise di “acquistare” via crowdfunding la nota isola sarda per impedire che venisse comprata da speculatori e rimanesse pubblica.
Instancabile, ha promosso l’integrazione dei tanti figli di immigrati della zona. I ragazzi imparavano i nomi delle costellazioni in arabo con l’aiuto dei compagni marocchini.
“Ho rinunciato da anni ai libri di testo, propongo o sono i ragazzi a proporre esperienze che partono da una domanda e arrivano a una sintesi con il metodo deduttivo. “
Per la matematica fa sì che siano gli alunni a scoprire le cose, progettando giochi da tavolo o impegnandosi in attività fisiche (le equazioni corporee).
Paschetto non usa voti e non dà insufficienze “recupero tutti, nessuno escluso“.
Il suo motto, riguardo la scuola è che “ci si aspetta di uscire migliori rispetto a come ci si è entrati”.
Per questo motivo stimola la creatività dei ragazzi, per esempio hanno inventato il kuburro, un imballaggio ecologico per burro, di forma cubica, proposto ad alcune aziende casearie.
“Ho la fortuna di lavorare in classi non troppo numerose, con una dirigente che appoggia l’innovazione, un gruppo di colleghi che segue lo stesso approccio e lavora in armonia”.
Presso la loro scuola c’è un orto, una cucina didattica e un’aula verde in una cascina poco distante, attrezzature scientifiche e informatiche di prima qualità.
“Faccio le mie congratulazioni a Giuseppe per essere arrivato tra i 50 finalisti. Spero che la sua storia sia d’ispirazione per chi vorrebbe intraprendere la carriera di insegnante e metta in luce l’incredibile lavoro che gli insegnanti fanno ogni giorno, in tutto il mondo” ha dichiarato Sunny Varkey, fondatore della Varkey Foundation e del Global Teacher Prize.
In febbraio i finalisti verranno ridotti a una rosa di 10, questi saranno inviati a Dubai per la cerimonia di premiazione finaleche si svolgerà il prossimo 24 marzo.
Unimamme, cosa ne pensate di questa bella storia di passione di cui si parla sul Corriere?
L’anno scorso, a vincere il riconoscimento, era stata un’insegnante di arte.