Il bonus bebé personalmente è stato importante per la nostra famiglia: non si tratta di un “contentino” ma di una piccola entrata in più che ci ha aiutato in momenti difficili. Per questo credo che le nuove misure adottate dalla legge di bilancio 2018 siano assurde, considerato che è dalle famiglie che un Paese sta bene e produce benessere.
Niente bonus bebé: e la famiglia dove va a finire?
Secondo la nuova legge di bilancio, che è passata alla Camera e ora deve essere sottoposta al vaglio del Senato, infatti non sarà più previsto il bonus bebé, quella somma di 80 euro al mese per tre anni per le famiglie con redditi inferiori ai 25mila euro (160 se il reddito non supera i 7000 euro annui).
Sul sito dell’Inps infatti si può richiedere ancora se i bambini sono nati tra il 1° gennaio 2015 o nasceranno entro il 31 dicembre 2017.
Il bonus può essere richiesto entro 90 giorni dalla nascita del bambino o dal suo ingresso in famiglia in caso di adozione. “Nel caso in cui la domanda venga presentata oltre i 90 giorni, il primo pagamento comprenderà le mensilità a partire dalla data di presentazione della domanda” dice l’Inps.
Il bonus può essere richiesto tramite il servizio on line, il caf e patronati o tramite il numero verde. Molte famiglie in realtà, nonostante la domanda fatta per tempo, non l’hanno ancora ricevuto, ma questa è un’altra storia.
Nella nuova legge di bilancio, non c’è traccia di questo supporto alle famiglie, mentre si parla di un generico “aiuto” di 100 milioni, che – come riporta Il Fatto Quotidiano – divisi per le 24,5 milioni di famiglie italiane fa poco più di 4 euro annui a famiglia.
Rimangono invece inalterate le misure previste già lo scorso anno del premio di 800 euro per le neomamme da richiedere dal settimo mese di gravidanza e il bonus nido di 600 euro, che però sono accessibili a tutti indipendentemente dal reddito.
Insomma, una manovra che non aiuta, visto che il bonus bebé non è stato – almeno per il momento – sostituito con nulla e che questo potrebbe spingere le famiglie meno abbienti a rinunciare al lavoro femminile, visto che – non avendo sostegni e servizi validi – le donne sono costrette a stare a casa per evitare spese importanti.
E voi unimamme lo sapevate?
Intanto vi lasciamo con il post che parla del bonus mamme domani.