Proseguono le ricerche delle figlie della mamma morta suicida.
Unimamme, ieri vi abbiamo parlato del dramma della mamma morta suicida del Tevere e della scomparsa delle sue due gemelline di pochi mesi.
Le piccine non sono ancora state trovate e ormai sono molto flebili le speranze di ritrovarle in vita, nel frattempo sono emersi altri dettagli che riguardano questa famiglia.
Pina Orlando, la mamma protagonista di questa triste vicenda, avrebbe compiuto 38 anni domani ed è diventata mamma dopo un percorso difficile.
Pina era originaria di Agnone, in provincia di Isernia, un paesino di soli 5 mila abitanti.
Dopo aver frequentato il liceo scientifico si era laureata in giurisprudenza e aveva trovato lavoro in uno studio notarile a Isernia.
Nel 2013 aveva sposato Francesco, di professione ingegnere. Entrambi desideravano avere bambini, ma il loro sogno aveva richiesto tempo per realizzarsi. Finalmente le avevano dato l’annuncio della tanto attesa gravidanza: era incinta di tre gemelle.
Si trattava di una gravidanza delicata, così lei e il marito si erano trasferiti a Roma vicino a un buon ospedale, nel quartiere Testaccio, nell’appartamento messo a disposizione da uno zio di Francesco.
Pina ha partorito il 24 agosto scorso al Policlinico Gemelli. Una delle bimbe è morta, mentre le altre due, Sara e Benedetta, sono rimaste in terapia neonatale.
A novembre i genitori hanno potuto portare a casa Benedetta, mentre Sara aveva ancora problemi di salute.
La coppia era stata aiutata dai rispettivi genitori durante questo difficile periodo.
Proprio martedì scorso era stata dimessa la piccola Sara. Francesco, marito di Pina e padre delle bimbe, ha dichiarato: “non ho capito che mia moglie aveva qualcosa, che soffriva, non riesco a darmi pace per quello che è successo. Ci siamo svegliati alle 3 per la poppata, sembrava tutto normale, ci siamo riaddormentati, o meglio pensavo che anche mia moglie si fosse riaddormentata. Invece si è alzata, ha preso le piccole, le ha avvolte nella coperta bianca sul divano ed è uscita senza chiudere la porta“.
L’uomo ha ricordato il momento in cui si è accorto che moglie e figlie non erano più in casa.
Quella notte Pina e Francesco si erano alzati per dare la poppata alle bambine, poi erano tornati a dormire o almeno così pensava Francesco, mentre la moglie ha atteso le 5 della mattina, poi si è vestita, ha preso le bimbe ed è uscita avvolta da una coperta.
“Le ho cercate, non c’erano. Poi ho visto la porta socchiusa e ho avuto un colpo al cuore. Mia moglie era solo molto preoccupata per la salute delle bambine, ma non ricordo una frase, un atteggiamento che potesse far pensare a un gesto simile“ si dispera il marito.
Un testimone ha riferito di aver visto la donna sul Ponte Testaccio con indosso una coperta bianca.
“Era lì, immobile, con una coperta bianca sulle spalle poi è salita sul parapetto ed è sembrato quasi che scivolasse di sotto, io non ho neanche fatto in tempo ad avvicinarmi”.
Delle piccine però non vi è ancora traccia, il testimone non le ha viste tra le braccia della mamma.
Gli investigatori non escludono però che Pina abbia potuto compiere un altro gesto estremo prima di lanciarsi nel Tevere.
I sommozzatori proseguono instancabilmente nella ricerca dei corpi della piccine, la corrente potrebbe averle trasportate verso la Magliana o l’idroscalo di Ostia.
Il corpo di Pina invece è stato rinvenuto sotto il Ponte Marconi.
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio – suicidio.
Unimamme, cosa ne pensate di questa tragedia di cui si parla su Il Messaggero?