Le parole di Papa Francesco durante la via Crucis a Panama, in occasione della 24° Giornata Mondiale della Gioventù, che rivolge ai 400 mila giovani presenti.
In occasione della XXXIV Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), Papa Francesco si è recato a Panama dove lo aspettavano oltre 400 mila giovani.
Durante la Via Crucis, che si è tenuta nel Campo Santa Maria la Antigua, il Pontefice si rivolge ai giovani rivivendo un “cammino di sofferenza e di solitudine”.
“Un cammino che, come quello del figlio di Dio, si ripropone nei volti dei migranti costretti ad abbandonare la propria terra, delle donne spogliate della propria dignità, dei giovani privati di sogni e speranza, degli anziani scartati, dei bambini a cui si rifiuta un’infanzia e, non di rado, il diritto alla nascita: tutto nell’indifferenza soddisfatta e anestetizzante della nostra società”.
Il papa parla ai giovani della GMG di Panama durante la Via Crucis
Ai circa 400 mila giovani presenti alla Via Crucis, il Papa ricorda che le sofferenze di Cristo durante la Via Crucis proseguono anche ai nostri giorni: “Nell’angoscia di giovani volti, nostri amici, che cadono nelle reti di gente senza scrupoli, tra di loro si trovano anche persone che dicono di servirti, Signore, reti di sfruttamento, di criminalità e di abuso, che mangiano sulla vita dei giovani”.
Alla fine della Via Crucis, il Pontefice, parla degli abusi sui giovani commessi anche da chi “dice di seguire il Signore”, del maltrattamento delle donne “donne maltrattate, sfruttate, abbandonate, spogliate e ignorate nella loro dignità”. Ribadisce come la Via Crucis si prolunga ai bambini ai “quali si impedisce di nascere e di tanti altri ai quali si nega il diritto di avere un’infanzia, una famiglia, un’educazione”, “negli occhi tristi dei giovani che si vedono strappar via le loro speranze di futuro dalla mancanza di educazione e di un lavoro degno”. E ancora della “indifferenza soddisfatta e anestetizzante della nostra società che consuma e si consuma”, della “cultura del bullismo, delle molestie e dell’intimidazione”.
A causa dei tanti problemi he affiggono i giovani, Papa Francesco parla di una società che ha perso la “capacità di piangere e di commuoversi di fronte al dolore”. Inoltre si rivolge ai giovani ricordandogli il rispetto per la “madre terra”: “Il grido di nostra madre terra, che è ferita nelle sue viscere dall’inquinamento dell’atmosfera, dalla sterilità dei suoi campi, dalla sporcizia delle sue acque, e che si vede calpestata dal disprezzo e dal consumo impazzito al di là di ogni ragione”.
Il Papa: “Basta cuori blindati e chiusi verso i migranti
Nel suo discorso, il Pontefice parla dei migranti e della loro situazione e di come bisogna imparare ad accoglierli ed ospitarli: “Possiamo imparare ad accogliere e ospitare tutti quelli che hanno sofferto l’abbandono, che hanno dovuto lasciare o perdere la loro terra, le radici, la famiglia e il lavoro”.
“Come Maria vogliamo essere Chiesa che favorisce una cultura capace di accogliere, proteggere, promuovere e integrare; che non stigmatizzi e meno ancora generalizzi con la più assurda e irresponsabile condanna di identificare ogni migrante come portatore di male sociale”.
Il Papa ricorda l’importanza di non avere un cuore blindato e chiuso verso il prossimo: “Imparare, da Maria, a stare in piedi accanto alla croce, non con un cuore blindato e chiuso, ma con un cuore che sappia accompagnare, che conosca la tenerezza e la devozione; che sia esperto di pietà trattando con rispetto, delicatezza e comprensione”.
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Voi unimamme cosa ne pensate delle parole del Papa?