Il Premier, Giuseppe Conte, chiarisce la circolare sulle uscite con i bambini e spiega che non ha autorizzato il passeggio. Il nuovo decreto proroga la chiusura delle attività fino a Pasqua.
Durante la conferenza stampa del 01 aprile, il Presidente della Repubblica, Giuseppe Conte, ha chiarito la circolare del Viminale, sulle passeggiate genitore figlio, che in questi giorni ha creato molte polemiche. Inoltre ha confermato la proroga della chiusura delle attività fino a Pasqua.
Passeggio coi bimbi: il chiarimento di Conte e l’appello di un pediatra
Come per gli altri decreti, anche questa volta, Giuseppe Conte annuncia di aver firmato un nuovo dpcm che proroga le restrizioni e le chiusure in tutta Italia fino al 13 aprile. Il Premier invita i cittadini a rispettare le regole che sono state necessarie per cercare di ridurre la diffusione del Coronavirus: “Mi dispiace che queste misure capitino in un momento come la Pasqua. Dobbiamo purtroppo affrontare questi giorni di festività con questo regime restrittivo. Questo sforzo ulteriore ci consentirà di iniziare a valutare una prospettiva: nel momento in cui i dati si dovessero consolidare, inizieremo a programmare un allentamento delle misure. Non vi posso dire il 14 aprile, non siamo nella condizione”.
Poi chiarisce un argomento che è stato oggetti di numerose discussioni di questi giorni, la passeggiata genitore figlio: “Non abbiamo affatto autorizzato l’ora del passaggio coi bambini”, per poi specificare: “in fase di interpretazione abbiamo detto che se ci sono dei bambini, che sono gli unici a non poter uscire, quando un genitore va a fare la spesa si può consentire anche l’accompagno di un bambino, ma non deve essere l’occasione per il genitore di andare a spasso”.
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Durante la conferenza stampa della Protezione civile del 01 aprile, il presidente della Sip (società italiana di pediatria) e membro del Comitato Tecnico Scientifico, Alberto Villani, ha ribadito che non si deve uscire con i bambini se non c’è un vero e proprio motivo previsto dai decreti: “Non c’è alcun motivo per portare a spasso un bambino in carrozzina, può essere imprudente“.
In questi giorni tanti pediatri si sono espressi sulla possibilità di far uscire di casa, anche per poco tempo, i bambini. Il dottore Fulvio Moramarco, primario dell’ospedale “Perrino” di Brindisi ha commentato il decreto, come riportato da ViviWebtv: “Lasciate perdere le stupidaggini e state a casa! Non è l’ora d’aria che serve ai bambini ma il vostro amore, le vostre attenzioni, il vostro cuore. E’ il momento in cui o possiamo vincere o possiamo perdere. Dobbiamo aspettare”. Comunicazioni che potrebbero essere interpretate nel modo sbagliato: “Certe comunicazioni come quelle di portare a passeggio il bambino mi sembrano poco prudenti. Può essere interpretato come il sistema attraverso il quale la gente può iniziare a pensare di poter uscire di casa ma questo non è vero. Noi siamo riusciti a far diventare più piatta la curva dell’epidemia senza far intasare le terapie intensive. Ora servono altri 15 giorni a casa, con la tv, con la lettura soprattutto, a leggere le favole. Facciamo in modo che questo periodo diventi di unione”.
Poi ha ricordato che di questo terribile virus si conosce veramente poco e non si sa bene come si comporta sui bambini, quindi meglio rimanere a casa, anche lui non vede la nipotina da un mese: “Uscire un’ora con un bambino non serve a molto. E con questo virus particolare di cui conosciamo veramente poco, tra l’altro non conosciamo ancora perfettamente come si comporta con i bambini. E’ vero che in età pediatrica la patologia non sembra essere cosi grave, ma comunque ci sono stati casi gravi. Anche io ho una nipotina che non vedo da un mese, ma voglio continuare a dire: non uscite, state in casa. Piuttosto uscite nei balconi”.
Voi unimamme cosa ne pensate dell’appello del pediatra e delle parole di Conte?
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