Unimamme, capita che i bambini prendano i pidocchi, ultimamente però si sta diffondendo una nuova specie, più resistente rispetto al passato.
Pidocchi: istruzioni per l’uso
I pidocchi: cosa sono
Innanzitutto vediamo cosa sono esattamente i pidocchi. I pidocchi sono dei parassiti che possono sopravvivere solo nell’organismo umano. Hanno un corpo piatto, zampe con uncini con cui aderiscono a capelli e peli, forano la cute e succhiano il sangue tramite il loro apparato boccale.
La pediculosi del capo: che cos’è e come si trasmette
Si tratta di un’infestazione molto diffusa, i pidocchi del capo sono di colore grigio, si mimetizzano perfettamente con i capelli dell’ospite, passano da una testa all’altra per contatto diretto. Inoltre non è vero che trovano casa sui capelli sporchi, ma su tutti i capelli. Tagliare i capelli, lavarli e spazzolarli frequentemente non sono metodi di prevenzione nè di contrasto dell’infestazione.
Quanto vivono i pidocchi, cosa sono le lendini?
Il ciclo vitale di un pidocchio è di 6-7 settimane, le femmine depositano da 100 a 300 uova (lendini) al ritmo di 8-10 al giorno.
Le lendini somigliano a punti bianchi o marroni, hanno forma allungata simile a un capocchia di spillo.
Quando le uova si schiudono le larve iniziano a succhiare il sangue facendolo per 5-6 volte al giorno, causando prurito.
Come si prevengono i pidocchi?
Non esistono prodotti repellenti in grado di prevenire i pidocchi, anche i prodotti in commercio che si definiscono tali non ottengono questo risultato ed è inutile usarli.
Cosa fare in caso di infestazione
Innanzitutto avvisate la scuola e provvedete a risolvere il problema prima di riammettervi il bimbo. A disposizione ci sono shampo, creme, polvere, sentite eventualmente anche il parere del pediatra.
Il prodotto per eccellenza è la la permetrina che uccide pidocchi e uova, all’estero sono stati segnalati casi di dipendenza. Dopo aver fatto lo shampo con l’antiparassitario bisognerebbe risciacquare con aceto in qualità di 100 gr. per ogni litro di acqua calda favorendo così il distacco delle lendini che va completato con un pettine a denti molto fitti.
“L’uso sistematico di un pettine de ovulante, cioè un pettine con i denti distanziati meno di 0,3mm fra di loro, in grado di trattenere anche le lendini, è un valido aiuto non solo nella rimozione, ma anche nella prevenzione della pediculosi, in quanto facilita l’identificazione dei parassiti, rimanendo questi impigliati fra i denti” dichiara il dottor Naldi su La Stampa.
Infine igienizzate i pettini adoperati con acqua calda e shampo antiparassitario, lavate vestiti, lenzuola, coperte, sciarpe, berretti e peluche a 60° per almeno 20 minuti. Il trattamento antiparassitario va ripetuto dopo 8 giorni.
Pidocchi più resistenti
Ultimamente però si sono diffusi nuovi superpidocchi molto resistenti anche ai trattamenti tradizionali. Carlo Gelmetti, direttore di Dermatologia pediatrica al Policlinico di Milano spiega che ad essere più efficaci, in questo caso, sono prodotti basati su olii sintetici come:
- dimeticone,
- il miristato di isopropile o
- il tocoferolo acetato
Questi trattamenti ottengono risultati se applicati con rigore. Non funzionano, per esempio se i pidocchi non vengono completamente ricoperti e non lasciano residui nei capelli che possano uccidere i pidocchi dopo che la testa è stata lavata.
Purtroppo con questi superpidocchi non sono solo i bambini ad essere contagiati, ma persone di tutte le età. I bimbi hanno in testa i pidocchi per periodi prolungati e quindi possono trasmetterli più facilmente ai famigliari, in modo particolare le sorelle che hanno capelli lunghi e magari l’abitudine ad abbracciare le amiche per i selfie.
Non tutti gli esperti indicano però i selfie come elementi di rischio per il contagio. Oltretutto la fascia di bimbi più colpita è quella tra 3 e 11 anni.
I bimbi invece frequentano asili nido, scuola materna e aule affollate, tutti aspetti che aumentano le probabilità di contagio.
Gli esperti infine concordano sul fatto che i pidocchi non siano sinonimo di pulizia negligente, anzi sono i bimbi più attivi che hanno maggiori probabilità di averli e trasmetterli, come si legge su Repubblica.
In caso di pediculosi recidivante si può utilizzare il metodo bug busting. Le indicazioni sono:
- pettinare con apposito pettine di metallo a denti fitti i capelli del soggetto infestato
- i capelli devono essere bagnati con abbondante balsamo fino a che non vengono raccolti più insetti
- l’operazione va ripetuta ogni 3-4 volte per 2 settimane, tempo massimo di schiusa delle lendini (3)
Unimamme, voi cosa ne pensate di questi suggerimenti?
Noi vi lasciamo con un ulteriore approfondimento su pidocchi, acari e ossiuri.