Ragazza legata durante un’assemblea: punita insieme ai bulli

ragazza legata durante assemblea
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A Pistoia puniti i bulli che hanno legato una ragazzina e la vittima stessa.

Unimamme, pochi giorni fa vi avevamo parlato del caso dell’adolescente legata dai bulli durante un’assemblea.

La vicenda si era svolta il 28 marzo scorso presso il liceo artistico Petrocchi di Pistoia.

Ragazza legata durante un’assemble

Una ragazza di 15 anni, in stato di ebrezza, era stata legata da 4 compagni che le avevano stretto caviglie e polsi con nastro da carrozziere, tappandole anche la bocca.

Poi le hanno scritto sul volto e versato dell’acqua addosso.

Stando alla ricostruzione di quanto accaduto la ragazza aveva portato a scuola uno zaino pieno di whiskey e birra.

Per questo sia i bulli che la vittima hanno ricevuto 30 giorni di sospensione e una insufficienza in condotta.

Si tratta di misure serie, che potrebbero comportare la bocciatura.

A decidere questi provvedimenti, all’unanimità, è stato il consiglio d’Istituto del liceo interessato.

La preside dell’Istituto, Elisabetta Pastacaldi, vuole sottolineare: “le sanzioni prese ieri sono già esecutive, e sono diversificate secondo la gravità dell’azione commessa, ma non ci sarà nessuna bocciatura automatica: bisogna tener presente che ci sono le vacanze di Pasqua in mezzo, poi ci sono anche i sabati e le domeniche nel conteggio, quindi effettivamente perderanno una quindicina di giorni di scuola, non di più.  Se studiano e durante il mese di maggio si danno da fare assolutamente non saranno bocciati. Anche il voto di condotta non sarà 5, con il quale verrebbero automaticamente bocciati, mentre non si boccia col 7 “.

Giuseppe Maiolo, psicoterapeuta dell’età evolutiva e docente di Psicologia dello sviluppo all’Università di Trento, autore del libro: “Mio figlio tra bullismo e cuberbullismo: vittima, bullo o complice”, ha dato il suo parere.

“Mettere tutti nello stesso calderone non mi sembra una soluzione adeguata: la ragazza si è ubriacata, ma è stata vittima dell’azione di bullismo di quatto compagni. Credo che fosse importante fare dei distinguo: ognuno degli studenti doveva essere valutato per quello che ha fatto”.

Sul fatto che la ragazza avesse lo zaino pieno di alcolici:  “i ragazzi ma non devono solo avvertire la punizione, ma devono essere aiutati a capire che cosa possono e che cosa non possono fare. Quello che regola la vita degli adolescenti è il piacere: l’alcol li attrae perché cancella le inibizioni e dà la sensazione di fare “cose da grandi”. Ma quello che fa star bene non è quello che fa bene, ed è l’adulto a dover trasmettere questo concetto“.

Secondo l’esperto ci vuole coerenza educativa, deve essere applicata la norma prescritta per queste violazioni.

Sul fatto che perdere un anno possa essere esagerato, ecco cosa dice Maiolo: “il bullismo è anche diventato un reato e va sanzionato come un comportamento errato. Un anno è tanto, ma fino a che punto dobbiamo accettare il fatto che un’azione bulla non debba avere conseguenze anche importanti? Ci sono gradi diversi di bullismo, ma è grave che quattro ragazzi leghino una compagna”.

Pare inoltre che la ragazza bullizzata abbia problemi in famiglia. L’esperto spera che i professori, in caso di bocciatura, valutino anche quanto la famiglia sia in grado di educarla.

“La domanda che dovrebbe farsi chi valuta una sanzione dovrebbe essere: “Serve per educare?”. La punizione deve sempre insegnare qualcosa“.

Il fatto che i bulli fossero 4 ci riporta alle dinamiche del branco.  “Insieme agli altri si riduce il senso di responsabilità, tutto rientra in una specie di gioco collettivo di cui non viene percepita la gravità”.

Ecco infine qualche consiglio per i genitori di un bullo. “Il bullismo spesso ha a che fare con la mancanza di autorità e l’assenza dell’adulto che non stabilisce regole e confini. I gesti bulli non vengono fuori d’un colpo: ci sono diversi segnali di disagio che possono essere colti per intervenire tempestivamente”.

Nel frattempo le indagini della polizia proseguono.

Unimamme, cosa ne pensate di questo intervento di cui si parla su Vanity Fair?

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