Prevenire il bullismo è possibile agendo su diversi fronti e partendo dalla prima infanzia, insegnando ai bambini l’empatia e la condivisione delle emozioni.
Prevenire il bullismo: comprendere perché si diventa bulli
Accade spesso che l’esperienza del mondo faccia sentire i bambini poco importanti, poco ascoltati, incompresi e non accettati per ciò che sono. Questo è doloroso per qualsiasi essere umano, perché siamo nati per entrare in contatto, e questa situazione conduce spesso al bullismo tra bambini.
I bulli sono loro stessi vittime, sono infatti vittime dell’ambiente che li fa sentire vulnerabili, poco importanti, sottovalutati, non accettati e sottoapprezzati. Per questo motivo tendono a far sentire gli altri bambini come si sentono loro.
Professionisti del mondo infantile e genitori possono però rivestire un ruolo importante nel creare classi e case che accolgano e favoriscano l’espressione dei sentimenti dei bambini.
Sviluppare l’empatia e favorire l’inclusione
Nella nostra società ci sono notevoli diversità, di etnia, religione, cultura, sesso, identità, disabilità, personalità e comportamento. Le differenze non dovrebbero spaventare i bambini, anzi, bisognerebbe incoraggiarli ad abbracciarle.
La teoria della mente e lo sviluppo dell’empatia nei primi anni possono aiutare i piccoli a capire le differenze, comprendere le prospettive altrui. Lo sviluppo di un ambiente inclusivo a scuola e a casa favorisce questo processo.
Un ambiente inclusivo consente di stare su un tappeto consentendo al corpo di muoversi per sostenere l’attenzione.
La sfida per costruire una risposta inclusiva e reattiva nella prima infanzia è che gli altri bambini notino che cerchi di toccare e siedi su cose diverse, dove vorrebbero stare anche gli altri. Per alcuni bambini è facile vedere come un’ingiustizia il fatto che alcuni piccoli abbiano certi giochi e altri no. Ciò che è interessante nel creare un ambiente inclusivo è mostrare che va bene volere cose diverse per sostenere il nostro sviluppo e apprendimento.
Gli educatori nella prima infanzia devono discutere apertamente le diversità e ridurre i pregiudizi. Devono capire la prospettiva dei piccoli, grazie ai modelli di inclusione si possono combattere discriminazione e intolleranza nella nostra società e persino il bullismo.
6 consigli per genitori e insegnanti per prevenire il bullismo
Ecco allora come i genitori e gli insegnanti possono sostenere i figli e gli alunni e prevenire il bullismo:
- aiutandoli a “etichettare” i sentimenti: quando i bambini riescono a identificare i propri sentimenti e comprendere cosa stanno provando riescono a farlo anche con gli altri. Mentre crescono gli adulti devono focalizzare l’attenzione dei piccoli su sentimenti più complessi come la vergogna, la colpa, imbarazzo, l’angoscia, la paura e la tristezza in se stessi e negli altri.
- aiutandoli a comprendere le differenze: discutete come i bambini siano diversi (più alti, più bassi, ecc…) e simili (tutti ci sentiamo tristi ogni tanto). Non andate in ansia se un bimbo menziona una disabilità o un colore della pelle. Le nostre ansie gli fanno capire che c’è qualcosa di sbagliato o di cui avere paura.
- spronandoli ad aiutare gli altri: lasciare che i bambini cerchino di aiutare gli altri. Quando un altro bambino è turbato discutete perché, come aiutarlo a farlo sentire meglio. Imparare facendo è importante per lo sviluppo dell’empatia
- spronandoli a praticare atti di gentilezza: permettete ai bambini di provare come ci si sente a far sentire bene le persone. Individuate i punti di forza di questi bambini e come possono usarli per aiutare gli altri. Parlate di come questo li fa sentire. Insegnate il valore della generosità e della gentilezza.
- aiutandoli a riparare le relazioni: feriamo sempre le persone, questa è una parte della vita. Quando vostro figlio ferisce qualcuno aiutatelo a trovare un modo sincero per porre rimedio (con delle scuse o una lettera). Incoraggiate i bambini a prendere consapevolezza delle loro azioni.
- agendo come loro guida: modellate il comportamento che volete vedere in vostro figlio. Se il comportamento dei genitori è da bulli o aggressivo sarà difficile che il figlio abbia un comportamento amorevole ed empatico. Se state lavorando per cambiare il vostro comportamento, parlatene con vostro figlio, potete spiegargli come ci si sente e la lotta per cambiare le vostre azioni e la comprensione del mondo. Il vostro bimbo vi capirà e vi perdonerà gli errori.
Unimamme, cosa ne pensate di questi suggerimenti di Nikki Martyn a capo del programma di studi sull’infanzia dell’Università di Guelph-Humber pubblicati su TheConversation?
Noi vi lasciamo con il metodo danese per crescere bimbi felici.