Sexy chat di bambine di soli 10 anni: a Rimini scoppia lo scandalo. La cronaca purtroppo ci ha abituati a casi di foto osé di minori che finiscono sul web, condivise ingenuamente o finite in rete per bullismo. Ma mai era finora in Italia era successo con bambine di soli 10 e 11 anni. Eppure è appena successo a Rimini.
Mamme denunciano sexy chat di bambine finita sul web
Un fatto di cronaca molto grave e sconvolgente è esploso in questi giorni: le foto di bambine di soli 10 anni, massimo 11, in pose osé finite in sexy chat su Whatsapp. La scoperta è stata fatta dalle madri delle bambine che dopo aver visto le immagini sugli smartphone delle figlie, allarmate hanno sporto denuncia alla polizia postale.
Non si conosce ancora il motivo per cui è nata quella “sexy chat”, se si è trattato solo di un gioco spinto tra ragazzine o se la chat invece sia nata per altri scopi, come quelli di ottenere denaro o regali, come purtroppo è già avvenuto in altri casi, che tuttavia hanno riguardato ragazze più grandi.
Il fatto sconcertante, in questo caso, è che a differenza di altri episodi simili qui ci troviamo di fronte a delle bambine che assumono pose da escort. Le immagini condivise, come accade in questi casi, finiscono poi per sfuggire al controllo di chi le ha pubblicate ed escono dalle chat protette e segrete per essere pubblicate sul web, dove chiunque può vederle. Ci vuole un attimo.
Anche in questo caso è andata così, le foto osé sono state condivise da qualcuno al di fuori del gruppo Whatsapp e presto si sono diffuse in rete. Fino a raggiungere i genitori delle ragazzine.
Questo episodio è un brutto segnale, significa che la moda delle sexy chat ormai si è diffusa ovunque, anche tra i giovanissimi, con una età sempre più bassa dei ragazzi direttamente coinvolti. Nel caso di Rimini, hanno riportato i giornali, le ragazzine “assumono pose da Lolita, ammiccano, si spogliano, e in qualche caso vanno anche oltre. Nemmeno per un momento pensano che quelle immagini usciranno dal gruppo, una sorta di ‘club’ privato e inaccessibile in cui credono di essere al sicuro“. Stando a quanto riporta Il Resto del Carlino gli investigatori sarebbero rimasti “a bocca aperta” dopo aver visto le immagini.
Il rischio è che foto del genere possano finire nelle mani di persone senza scrupoli che le utilizzino per ricattare le ragazzine anche a distanza di anni. Purtroppo sono situazioni che possono avere anche esiti tragici.
L’altro elemento che fa riflettere in questa storia è l’aver dato uno smartphone a ragazzine così piccole. A 10 anni è troppo presto. Per stare con contatto con i genitori, se proprio serve ci sono ancora i telefoni cellulari vecchia maniera, senza accesso ad internet.
Infine, la vicenda di Rimini ricorda quella accaduta qualche settimana fa a Modena, in cui le protagoniste confessarono candidamente di aver condiviso le loro foto nude su Whatsapp per noia. Solo che in quel caso, comunque grave, si trattava di ragazze di scuola superiore.
Che ne pensate unimamme? A che età avete dato il cellulare ai vostri figli? E lo controllate?
Vi ricordiamo il nostro articolo: “Lo smartphone ai bambini è come un grammo di cocaina”: parola di esperta