Una mamma lamenta i furti compiuti sulle tombe di bambini morti durante il terremoto in Molise.
Pare non esserci pace per i bambini di San Giuliano di Puglia periti il 31 ottobre del 2002.
Quel giorno nel piccolo centro molisano un’ala dell’edificio scolastico Francesco Iovine crollò sulla parte sottostante a causa delle prime scosse di terremoto.
Sotto le macerie rimasero sepolti 56 bambini, 4 insegnanti e due bidelle. La scossa, di 5,6 gradi della scala Richter è durata 60 secondi ha causato l’unico crollo rilevato, quello della scuola.
Lì morirono 26 bambini e la maestra Carmela Ciniglio. La scuola però non crollò propriamente a causa del terremoto, ma in occasione del terremoto, perché costruttori, progettisti, tecnico comunale e sindaco dell’epoca avevano calpestato sistematicamente le regole sulla pelle dei piccoli.
“Se è vero che il sisma del 31 ottobre 2002 fu l’evento scatenante della tragedia, è anche vero che, se le norme fossero state rispettate quando si decise di sopraelevare l’istituto scolastico, quella scossa da sola non sarebbe bastata a far crollare l’edificio. Nel resto del paese ci furono crolli e danni anche gravi a case e palazzine, ma nessun edificio implose come la scuola, fino a polverizzarsi” si legge sulla pagina Facebook di Magrone sindaco.
Ora, Anna Ceresetto, una delle mamme di San Giuliano di Puglia denuncia i continui gesti di disprezzo a danno degli Angeli di questo paese con saccheggi e gesti assurdi sulle tombe dei bimbi morti nel 2002.
“Sono sedici anni che quelle tombe, qualcuna più di altre, vengono saccheggiate. Candele, giocattoli, tutto ciò che chi ama “gli angeli di San Giuliano” ritiene affettivamente importante posare su quelle lapidi, spesso viene rubato.
Credo allora che dovreste svuotare le chiese. Bruciare l’albero, devastare i vostri presepi, rifiutare ogni regalo.
Credo che se ciò che vi governa a Natale è lo stesso spirito con cui avete saccheggiato un cimitero, rubato qualche giorno fa la natività dalla lapide di una bambina e ferito l`anima di chi quella bambina non l’abbraccerà mai più`, non siate degni di festeggiare il giorno della nascita di Cristo.
La malvagità impastata con l`ignoranza è uno dei pericoli più grandi.
Tenetevi pure il presepe di chi è presepe. Di chi sa pregare, amare, perdonare.
Vivete nascosti come meritate, la stella cometa saprà sola chi illuminare e chi lasciare al buio“.
Unimamme, cosa ne pensate dello sfogo di questa mamma di cui si legge su Termoli Online?
Noi vi lasciamo con la vicenda della ragazza diventata muta dopo il terremoto di Amatrice.