Il cinquantaduenne Gianfranco Zani ha bruciato la casa in cui c’erano 2 dei suoi figli, uno è morto.
Ieri, a Sabbioneta, in provincia di Mantova, si è consumata un’ennesima tragedia famigliare in cui a pagare è stato un bambino.
Gianfranco Zani, un artigiano di 52 anni, ha dato fuoco alla sua abitazione e poi è scappato.
All’interno però vi erano due dei suoi tre figli: uno di 4 e uno di 11, Marco, che ha avuto la peggio.
Da tempo l’uomo e la moglie non andavano più d’accordo e 4 giorni fa l’uomo aveva ricevuto il divieto di non avvicinarsi all’abitazione di famiglia. La moglie era decisa a separarsi ed era stata condotta in una casa famiglia per essere sottratta alle violenze del marito.
La donna però era rientrata a casa, insieme ai suoi 3 figli di 17, 11 e 4 anni. Nel pomeriggio la mamma era uscita per accompagnare in oratorio il figlio maggiore, lasciando in casa gli altri due figli.
Il più piccolo era in camera da letto per il riposino quotidiano.
Quando il marito, che si era appostato davanti alla casa della donna, l’ha vista uscire, ha messo in atto il suo piano.
L’uomo è entrato in casa e ha dato fuoco ad alcuni arredi del piano superiore.
Quando la donna è tornata ha visto il marito a bordo di un furogone provenire dalla direzione in cui si trova la casa e ha avuto un presentimento.
Zani l’ha persino speronata, lei ha accellerato per tornare dai suoi bambini più in fretta, ma quando è giunta lì ha visto il fumo uscire dalla villetta.
La mamma è riuscita a salvare il più piccolo che dormiva al pian terreno, ma non ha potuto raggiungere l’undicenne Marco che si trovava al piano superiore.
I vigili del fuoco l’hanno raggiunto, ma le sue condizioni sono apparse subito molto gravi. Il bimbo è morto poco dopo l’arrivo in ospedale.
L’uomo è stato rintracciato in un bar dagli agenti della polizia stradale di Cremona ed è stato portato in caserma.
Unimamme, cosa ne pensate di questa drammatica vicenda di cui si parla su Il Messaggero?
Noi vi lasciamo con un progetto per mettere fine alla violenza domestica.