Una pattinatrice con la Sindrome di Down sconfigge gli stereotipi (VIDEO)

Una ragazza con la Sindrome di Down è una brava pattinatrice sul ghiaccio.

Meg Oshada, la pattinatrice con la Sindrome di Down è una prima di tutto un’artista

Meg Oshada è una giovane pattinatrice ventitreenne che, con il suo esempio, sta cambiando la prospettiva delle persone sulla Sindrome di Down.

La sua storia come stimata pattrinatrice è iniziata durante l’infanzia, quando sua mamma ha deciso di iscrivere lei e le sue sorelle a un corso di pattinaggio artistico sul ghiaccio pensando così di tenere le sue figlie attive, inoltre avendole iscritte tutte alla stessa attività a mamma Noriko riusciva molto conveniente.

Mamma Noriko certo non immaginava che una delle sue figlie, Meg, la maggiore, avrebbe iniziato ad affrontare competizioni e gare a livello internazionale, esibendosi anche su palcoscenici esteri e diventanto fonte di ispirazione per moltissime persone.

Un po’ come Sarah Gordy, attrice inglese con la Sindrome di Down, che si definisce una persona ordinaria, Meg sta contribuendo a scardinare i pregiudizi sulle persone con la Sindrome di Down.

“La Sindrome di Down è molto visibile dall’esterno, le persone possono vedere che ce l’ha ma non sanno cosa possa fare da quella prima occhiata” ha dichiarato mamma Noriko.

Meg, che ha vinto delle medaglie alle Olimpiadi Speciali e si è esibita in tutto il mondo, ha un grande talento per il pattinaggio artistico su ghiaccio.

“Quando lei è sul ghiaccio o sul palcoscenico il suo talento e le sue espressioni ispirano la platea ad andare oltre a quel primo sguardo e a non fermarsi alla prima impressione, a vederla come un’artista e un’atleta”.

“Si può vedere la sua pura felicità e lo sforzo che mette quando è sul palco, la Sindrome di Down, credo, viene dopo questo” aggiunge la mamma.

Esprimersi verbalmente è sempre stata una grande sfida per Meg, se le si chiede quali siano le sue attività preferite lei risponde il pattinaggio artistico e l’equitazione.

Meg ha iniziato subito ad eccellere fin da bambina, dopo le prime lezioni insieme alle sorelle Sari e Juli i genitori l’hanno iscritta alle Olimpiadi Speciali a Calgari.

Il suo innato talento per interpretare la musica, esprimere emozioni e le sue abilità atletiche hanno stupito tutti, dai genitori agli insegnanti.

Forse ricorderete anche Jamie Brewer, modella e attrice affermata con la Sindrome di Down.

“Mentre scoprivamo che a Megan non piaceva parlare molto, imparavamo che era in grado di esibirsi, lei è diventata una ballerina e una ginnasta artistica, ci ha stupiti tutti”.

Nel 2013 Megan ha vinto due medaglie d’argento alle Olimpiadi Speciali dei Giochi invernali a Pyeongchang, nella Corea del Sud.

L’anno scorso si è piazzata 4° come esibizione solista alle Olimpiadi Speciali invernali in Austria.

Mega trascorre 5 mattine a settimana presso il palazzetto del ghiaccio e ha diverse prove di danza.

Megan si allena insieme agli altri alunni che non hanno la Sindrome di Down, il suo spirito artistico serve come ispirazione per tutti gli altri.

“Sente ogni movimento dal profondo del cuore, quella è una parte che non si può insegnare, viene dal profondo di lei” aggiunge la sua insegnante, Dana Sekulich.

“Megan si è guadagnata il suo posto come artista. Si allena in palestra, frequenta le lezioni di danza, è al palazzetto del ghiaccio cinque mattine a settimana”.

Unimamme, cosa ne pensate della storia di questa artista con la Sindrome di Down e del suo esempio raccontato da CBC News?

 

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