Una ricerca ha scoperto che la contraccezione ormonale causa un aumento del rischio di suicidio.
Una ricerca pubblicata sull’ American Journal of Psychiatry ha dimostrato che le donne che usano contraccettivi ormonali hanno un tasso più alto di rischio di suicidio.
Rischio suicidio e legame con i contraccettivi
Ecco come si è svolta la ricerca:
- sono state studiate quasi mezzo milione di donne danesi
- la durata è stata di 8,3 anni
- l’età era tra i 15 e i 33 anni
- le donne che usavano contraccettivi ormonali erano 3 volte più inclini a morire per suidicio di coloro che non usavano contraccettivi di questo tipo
- i tentativi di suicidio raddoppiavano tra le donne tra i 15 e i 19 anni che usavano contraccettivi ormonali e raggiungevano il piccolo nei 3-6 mesi dopo l’inizio dell’utilizzo dei contraccettivi
- i rischi diminuivano con l’età
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Ecco i rischi di suicidio delle donne che usano contraccettivi ormonali:
- tra 15-19 anni: 2,6 volte più inclini
- 20-24 anni: 1,61 volte più inclini
- 25-23 anni: 1,64 volte più inclini
La pillola e l’anello vaginale usano gli ormoni per impedire la gravidanza. Uno degli autori dello studio, il professorr Øjvind Lidegaard commenta: “i contraccettivi ormonali sono dominati dal progesterone. Questo deprime l’umore delle donne, mentre gli estrogeni agiscono all’opposto. Mentre il progesterone agisce come tale, dovremmo aspettarci un po’ di influenza di questi ormoni sull’umore delle donne. Il legame tra contraccettivi ormonali e un alto rischio di suicidio è alto abbastanza da escludere una coincidenza“.
Secondo lui bisognerebbe essere cauti nel prescrivere contraccettivi ormonali se si ha una paziente con una storia di problemi mentali.
Alcuni contraccettivi ormonali hanno rischi maggiori:
- insieme alla pillola orale: 1,91 volte più inclini a commettere suicidio
- progestina – solo pillola: 2,29 volte più inclini
- anello vaginale: 2,58 volte più inclini
- cerotto: 3,28 volte più inclini
“Visti questi risultati i professionisti della salute e le donne che desiderano questi tipi di contraccettivi dovrebbero essere informati”.
Unimamme, cosa ne pensate di questi risultati di cui si parla sull’American Journal of Psychiatry?