Aveva destato molto clamore la decisione dell’Emilia Romagna di rendere obbligatori i vaccini per poter frequentare l’asilo nido.
Ora, visti anche i recenti casi di meningite e il fatto che molte malattie infettive come il morbillo sono ritornate a causa del calo delle vaccinazioni, si sta andando verso la legge che quindi renderà in tutto e per tutto non consigliati i vaccini se si vuole frequentare la scuola e il nido.
Accordo Stato-Regioni sull’obbligatorietà dei vaccini
Riguardo al nuovo Piano nazionale vaccini 2017-2019 infatti, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e gli assessori delle Regioni e delle Province autonome hanno raggiunto un accordo di una legge in tempi piuttosto brevi che renderà appunto non più a scelta personale le vaccinazioni soprattutto per nido e scuola dell’obbligo.
“Abbiamo raggiunto un accordo storico tra lo Stato e le Regioni per una nuova legge nazionale che renda obbligatorie tutte le vaccinazioni previste nel Piano di prevenzione vaccinale 2017-19 su tutto il territorio nazionale”, ha spiegato Walter Ricciardi, presidente dell’Istituto superiore di sanità. “L’intesa è stata raggiunta all’unanimità, con il consenso di tutte le regioni”.
L’obiettivo è quello di arrivare ad una normativa nazionale per garantire la copertura del 95%: solo così infatti si può infatti determinare una sicurezza per evitare l’insorgere di nuove malattie già debellate.
Oltre a questo un’importante novità, quella dell’anagrafe nazionale dei vaccini: “L‘obiettivo e’ che ogni Regione abbia la sua banca dati dalla quale risultino tutti i bambini e gli adulti che si sono già vaccinati, quelli che ancora non lo hanno fatto, e quali conseguenze ha prodotto il vaccino, in modo da poter disporre di un quadro epidemiologico completo” ha dichiarato a Repubblica Antonio Saitta, assessore della regione Piemonte e coordinatore della Commissione salute della Conferenza delle Regioni.
Il piano di vaccinazioni è compreso nei Lea, i nuovi piani di assistenza sanitaria, ovvero tutte le prestazioni a carico del Servizio Sanitario Nazionale o che si possono pagare dietro ticket.
Fondamentale è inoltre un calendario vaccinale, che stabilisca tempi e priorità di somministrazione.
Servirà per aumentare nuovamente il numero delle vaccinazioni?
E voi unimamme cosa ne pensate?